Investimenti in difesa: opportunità di crescita per l'Italia

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato che l'Italia prevede di aumentare la spesa per la difesa al 1,61% del Pil entro il 2027

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Un incremento della spesa per la difesa nazionale dovrebbe anche contribuire a stimolare la crescita economica, in un contesto in cui gli stati europei si trovano a fronteggiare le richieste degli Stati Uniti di assumere maggiori responsabilità per la propria sicurezza.

Questa affermazione è stata fatta dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, durante una conferenza stampa.

L'Italia, con un alto livello di indebitamento, prevede di destinare l'1,61% del Pil alla difesa entro il 2027, al di sotto dell'obiettivo Nato del 2%, che l'ex presidente Trump ha proposto di elevare al 5%.

Giorgetti ha sottolineato l'importanza di valutare i benefici economici derivanti da un aumento della spesa per la difesa, suggerendo che il settore automotive potrebbe essere riconvertito per soddisfare tali esigenze, generando effetti positivi sull'economia.

La premier Giorgia Meloni ha accolto favorevolmente la proposta di escludere la difesa dai vincoli di bilancio dell'Ue, ma ha sottolineato la necessità di ulteriori azioni.

L'Italia ha proposto di utilizzare il debito comune per finanziare un incremento della spesa per la difesa, una proposta che incontra resistenze da parte dei Paesi nordeuropei.

Secondo il Corriere della Sera, il governo sta valutando di aumentare gli investimenti per la difesa al 2,5% del Pil, a condizione che l'Ue esenti tale spesa dalle regole fiscali.

Si è anche discusso a livello europeo dell'uso di circa 90 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni dal fondo di ripresa post-pandemia per la difesa, anche se è improbabile che vengano spesi prima del 2026.