Il petrolio in rialzo nonostante l'incertezza economica globale e i tagli alla produzione
I prezzi del petrolio sono rimasti stabili venerdì, con le prospettive di mercato equilibrate da molteplici fattori. Da una parte, la maggiore domanda cinese e i tagli alla produzione dell'OPEC+ hanno ristretto il mercato. Dall'altra, ci si aspetta che l'economia globale si indebolisca con la possibilità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse, che potrebbero ridurre la domanda di petrolio. La Banca d'Inghilterra dovrebbe aumentare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale la prossima settimana, mentre la Banca centrale europea e la Federal Reserve degli Stati Uniti hanno già aumentato i tassi o segnalato aumenti entro la fine dell'anno.
Nonostante questa incertezza, Ole Hansen, responsabile della strategia delle materie prime presso Saxo Bank, ritiene che il focus dell'OPEC sulla gestione dell'offerta garantirà un piano di supporto al mercato, attualmente intorno ai 72 dollari per Brent. Una rottura al rialzo sembra altrettanto improbabile finché il focus rimane sull'indebolimento delle prospettive economiche. Il Brent è salito di 4 centesimi a 75,71 dollari al barile alle 1207 GMT, mentre il West Texas Intermediate (WTI) degli Stati Uniti ha guadagnato anche 4 centesimi a 70,66 dollari.
Mentre l'aumento dei tassi di interesse potrebbe rallentare la crescita economica e ridurre la domanda di petrolio, entrambi i benchmark del petrolio si stanno dirigendo verso un piccolo guadagno settimanale dopo le diminuzioni delle ultime due settimane. Il petrolio ha guadagnato circa il 3% giovedì sulla base delle speranze di una maggiore domanda cinese. La raffinazione cinese è aumentata a maggio al secondo totale più alto mai registrato, e il CEO della Kuwait Petroleum Corp si aspetta che la domanda cinese continui a salire durante il secondo semestre.
Inoltre, i tagli volontari alla produzione di petrolio implementati a maggio dall'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) e dai suoi alleati, oltre a un ulteriore taglio da parte dell'Arabia Saudita a luglio, limiteranno l'offerta. Il petrolio è stato anche supportato da un dollaro più debole, che è sceso a un minimo di un mese contro un paniere di valute giovedì. Un dollaro più debole rende il petrolio più economico per i compratori con altre valute, il che può aumentare la domanda.