Il mercato del gas: volatilità nonostante gli stoccaggi al 95% in Europa

Il mercato del gas è instabile nonostante i livelli di stoccaggio siano alti, a causa di interruzioni nella fornitura e di fluttuazioni dei prezzi legate a eventi globali.

Il mercato del gas continua a essere instabile nonostante i livelli di stoccaggio in tutta Europa siano arrivati al 95% di riempimento. A dichiararlo è il CEO di Eni, Claudio Descalzi, durante il Energy Summit in corso a Milano. "La situazione energetica, con la Russia che ha causato una mancanza di 150-160 milioni di metri cubi, è ancora molto volatile e lo vediamo, nonostante i livelli di stoccaggio in tutta Europa siano oltre il 95% di riempimento. Notiamo che ci sono ancora fluttuazioni dei prezzi", ha sottolineato il capo della compagnia petrolifera. Descalzi ha poi spiegato che "la volatilità è dovuta al fatto che, non essendoci più flussi attraverso i gasdotti, nonostante gli stoccaggi siano pieni, il gas naturale liquefatto a livello globale è interconnesso e collega tutti i mercati, e basta una interruzione, come gli scioperi in Australia o le manutenzioni in Norvegia che richiedono più tempo, o la chiusura del grande giacimento olandese, per creare immediatamente fluttuazioni e timori". Un sistema, quindi, molto più instabile, "molto più frammentato e quindi soggetto a aumenti e riduzioni", ha concluso Descalzi.