Il governo italiano taglia le previsioni di crescita e aumenta il deficit

Il governo italiano ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l'anno in corso e per il prossimo, aumentando contemporaneamente gli obiettivi di deficit. 

Il governo italiano ha annunciato ieri una revisione al ribasso delle previsioni di crescita per l'anno in corso e per il prossimo, mentre ha aumentato gli obiettivi di deficit. Questa situazione si verifica in un contesto in cui l'aumento dei tassi di interesse sta danneggiando l'economia e il superbonus per l'edilizia sta mettendo a dura prova le finanze pubbliche. L'Italia, che ha il secondo debito più elevato rispetto al PIL nella zona euro dopo la Grecia, è oggetto di crescente attenzione da parte degli investitori, preoccupati per il deterioramento dell'economia e delle finanze pubbliche. Questo peggioramento delle prospettive rappresenta una sfida significativa per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che deve trovare un modo per finanziare i tagli fiscali promessi nella prossima manovra di bilancio per il 2024, che sarà presentata il mese prossimo, senza rischiare una vendita massiccia del debito italiano. Nella nuova Nadef approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri, che rappresenta il quadro di riferimento per la prossima legge di bilancio, il Tesoro ha previsto un aumento del PIL dello 0,8% per quest'anno, rispetto alla precedente previsione dell'1% fatta ad aprile. L'obiettivo di crescita per il prossimo anno è stato ridotto all'1,2% dall'1,5%. Il governo ha inoltre aumentato l'obiettivo di deficit per il 2023 al 5,3% del PIL, rispetto al precedente 4,5%, a causa dell'impatto del rallentamento dell'economia sulle finanze pubbliche e dei costosi incentivi per l'edilizia finalizzati al risparmio energetico.