Il dollaro statunitense raggiunge nuovi massimi

Le preoccupazioni sulla crescita globale, in particolare in Cina, hanno portato il dollaro statunitense a raggiungere massimi plurimestrali sulle principali valute

Preoccupazioni riguardo alla crescita globale, in particolare in Cina, hanno portato il dollaro statunitense, considerato un porto sicuro, a raggiungere massimi plurimestrali sullo yen giapponese, sull'euro e sulla sterlina martedì, mentre il dollaro australiano è sceso di oltre l'1,5% a causa della decisione della Reserve Bank of Australia di mantenere i tassi stabili.

L'euro è sceso dello 0,56% a 1,0735, mentre la sterlina è scesa dello 0,6% a $1,2559, entrambe raggiungendo i minimi da metà giugno a seguito dei dati negativi sull'attività in Cina ed Europa che hanno generato un clima di avversione al rischio su tutte le classi di attività.

Il dollaro è salito dello 0,63% contro lo yen a 147,42, il suo massimo da novembre, e l'indice del dollaro, che segue il dollaro statunitense rispetto a sei principali valute, è salito dello 0,56% a 104,75, il suo massimo da marzo.

L'indice PMI dei servizi di Caixin in Cina è sceso ai livelli registrati durante il lockdown di vasti territori del paese, l'ultimo di una serie di dati deboli provenienti dalla seconda economia mondiale, mentre l'attività economica nella zona euro è diminuita più rapidamente del previsto il mese scorso.

I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense sono aumentati. Il rendimento del Treasury decennale statunitense è salito di 5 punti base al 4,2261%.

Il dollaro statunitense è salito anche rispetto alla valuta cinese, aumentando dello 0,42% a 7,3081 rispetto allo yuan negoziato offshore e quasi nella stessa misura nei mercati onshore. Il dollaro ha raggiunto massimi plurimestrali sul dollaro canadese e sulla corona svedese, salendo fino a C$1,2669, il suo massimo da marzo, e guadagnando fino all'0,95% rispetto alla corona scandinava a 11,111, il suo massimo da novembre 2022. È salito anche fino all'1% sulla corona norvegese.