Il dollaro scivola, gli investitori scommettono sul picco dei tassi di interesse
Il dollaro ha perso terreno a causa delle aspettative di un picco dei tassi di interesse negli Stati Uniti, mentre lo yen si è rafforzato a seguito dell'aumento dell'inflazione in Giappone
Il dollaro ha perso terreno venerdì poiché gli investitori scommettono sul fatto che i tassi di interesse negli Stati Uniti abbiano raggiunto il picco, mentre lo yen si è rafforzato dopo che la crescita dei prezzi al consumo di base in Giappone è aumentata, rafforzando le opinioni secondo cui la Banca del Giappone (BOJ) potrebbe presto ridurre gli stimoli monetari.
Con i mercati statunitensi chiusi giovedì per il giorno del Ringraziamento e con una sessione di trading più breve il venerdì nero, le valute probabilmente si muoveranno in modo limitato ma con una certa volatilità, poiché ci si aspetta una scarsa liquidità.
L'indice del dollaro, che misura la valuta statunitense rispetto a sei valute, è sceso dello 0,077% a 103,69, rimanendo vicino al minimo di due mesi e mezzo di 103,17 toccato all'inizio di questa settimana.
L'indice è in calo del 2,8% per il mese, in rotta verso la sua performance mensile più debole in un anno, a causa delle crescenti aspettative che la Federal Reserve abbia finito di aumentare i tassi di interesse e possa iniziare a tagliarli l'anno prossimo.
I mercati hanno ridotto le aspettative di tagli dei tassi della Fed nel 2024, con i futures che mostrano ora una probabilità del 25% che la Fed taglierà il suo tasso target nella riunione di politica di marzo 2024, secondo lo strumento FedWatch di CME Group, rispetto a una probabilità del 33% della scorsa settimana.
Altrove, lo yen giapponese si è stabilizzato a 149,58, dopo essersi rafforzato a seguito dei dati che hanno mostrato un leggero aumento della crescita dei prezzi al consumo di base in Giappone a ottobre. Ciò ha rafforzato l'opinione degli investitori che l'inflazione persistente potrebbe spingere la BOJ a ridurre gli stimoli monetari a breve. La valuta asiatica si è lentamente allontanata dal minimo di quasi 33 anni di 151,92 toccato all'inizio della scorsa settimana ed è in rialzo del 1,5% per il mese.
L'euro è salito dello 0,05% a $1,0911, dopo che i dati hanno confermato una stima iniziale pubblicata a fine ottobre che ha mostrato un leggero calo dell'economia tedesca nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. La moneta unica si sta prendendo una pausa dopo aver guadagnato terreno giovedì, quando una serie di sondaggi preliminari ha mostrato che la recessione in Germania potrebbe essere meno profonda del previsto, compensando una lettura negativa sull'attività economica francese.
La sterlina si è stabilizzata a $1,2541.