Il Dollaro americano in bilico tra tassi e vulnerabilità dello Yen
Il dollaro americano ha faticato a trovare una direzione lunedì mentre gli investitori cercavano di digerire le riunioni delle banche centrali della scorsa settimana, tra cui la decisione della Banca del Giappone di mantenere la sua politica che ha indebolito lo yen. L'indice del dollaro, che misura la valuta americana contro sei maggiori rivali, è salito appena dello 0,029% a 102,31, vicino al minimo di un mese di 102,00 raggiunto venerdì. La Federal Reserve ha mantenuto stabili i tassi di interesse la scorsa settimana, ma ha suggerito che ci sarebbero stati ulteriori rialzi per controllare l'inflazione. La Banca Centrale Europea ha aumentato i tassi di interesse di 25 punti base e ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori rialzi.
La Banca del Giappone ha mantenuto il suo obiettivo di tasso a breve termine al -0,1% e un tetto a 10 anni allo 0% sotto la sua politica di controllo della curva dei rendimenti, causando un indebolimento dello yen contro le principali valute. Lo yen è sceso a un minimo di quasi sette mesi di 141,975 contro il dollaro e un nuovo minimo di 15 anni di 155,355 contro l'euro prima di invertire l'ultimo scambio a 154,79. Nel frattempo, l'euro è rimasto stabile a $1,0935, in prossimità di un picco di un mese. Il dollaro australiano è sceso dello 0,48% a $0,684. La sterlina è scesa dello 0,04% a $1,2812, ma è rimasta vicina al massimo di 14 mesi prima della riunione di politica della Banca d'Inghilterra di giovedì. La BoE si aspettava di aumentare i tassi di interesse di 25 punti base, secondo un sondaggio di Reuters di economisti della scorsa settimana, mentre la banca centrale combatteva un'inflazione superiore di oltre quattro volte il suo obiettivo.