Garante della Privacy blocca DeepSeek
Mancanza di trasparenza sui dati personali
Il Garante per la protezione dei dati personali ha annunciato il blocco dell'applicazione cinese di intelligenza artificiale DeepSeek a causa della mancanza di chiarezza sull'utilizzo dei dati personali.
Mercoledì, l'app è diventata non disponibile negli store di Apple e Google in Italia, a seguito di una richiesta di informazioni da parte dell'autorità.
Il Garante ha chiesto dettagli sui dati raccolti dall'app, le fonti di provenienza, le finalità del trattamento, la base giuridica e se i dati vengono conservati in Cina.
Questa decisione, mirata a proteggere i dati degli utenti italiani, è stata presa dopo che le informazioni fornite dalle aziende cinesi responsabili di DeepSeek sono state giudicate "insufficienti".
Il Garante ha dichiarato che la misura ha "effetto immediato" e ha avviato un'istruttoria.
In risposta, DeepSeek ha affermato di aver rimosso l'assistente IA dall'app per il mercato italiano, come riportato da Agostino Ghiglia, membro dell'Autorità.
Ghiglia ha aggiunto che DeepSeek non si considera soggetta alla normativa italiana e non ha l'obbligo di fornire informazioni. "Le risposte di DeepSeek non hanno rassicurato, anzi hanno aggravato la situazione, motivo per cui abbiamo deciso di bloccarla", ha dichiarato Ghiglia, avvertendo che senza cooperazione l'app rimarrà inaccessibile in Italia.
Recentemente, DeepSeek aveva lanciato un assistente IA gratuito, affermando di utilizzare meno dati a costi inferiori rispetto ai servizi tradizionali, superando anche ChatGPT nei download, suscitando preoccupazione tra gli investitori del settore tecnologico.