Fed divisa sull'ipotesi di nuovi tagli ai tassi
Divergenze fra falchi e colombe. I primi puntano ad una politica più restrittiva perché temono l'inflazione, le seconde sono più inclini ad abbassare il costo del denaro per sostenere l'economia

La prossima riunione della Fed si avvicina, ma fra i membri della Banca Centrale Usa non c'è concordia sul da farsi.
Le certezze sono acuite dalla mancanza di dati economici dovuti allo shutdown. Il Senato ha approvato il provvedimento per riavviare le attività federali, ma manca ancora la decisione della Camera.
In ogni caso, anche la ripartenza della pubblicazione dei dati potrebbe non dissipare le divergenze fra falchi e colombe.
I primi puntano ad una politica più restrittiva perché temono l'inflazione, le seconde sono più inclini ad abbassare il costo del denaro per sostenere l'economia, in un momento in cui il mercato del lavoro sembra attraversare delle difficoltà.
La riunione si svolgerà il 9-10 dicembre.
Raphael Bostic lascia l'incarico
Il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic abbandonerà il suo incarico alla fine del mandato, fissata per il prossimo febbraio.
Quest'anno, Bostic ha sostenuto una posizione prudente sui tagli ai tassi, a causa dell'elevata inflazione. Non è un membro votante del FOMC, in quanto Atlanta avrà di nuovo diritto di voto nel 2027.
Il mandato del presidente della Fed, Jerome Powell, scadrà il prossimo maggio.

