Export italiano a rischio in un contesto di dazi Usa

L'export italiano potrebbe essere colpito da una guerra commerciale con gli Stati Uniti 

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L'export italiano potrebbe subire maggiori conseguenze rispetto ad altri Paesi europei in caso di una guerra commerciale scatenata dai dazi imposti dagli Stati Uniti.

Secondo il "Rapporto sulla competitività dei settori produttivi" pubblicato oggi dall'Istat, nel 2022 l'Italia si è posizionata al terzo posto per la quota di commercio extra-Ue, con quasi il 50% delle sue esportazioni destinate a mercati al di fuori dell'Unione Europea e il 10% diretto verso gli Stati Uniti, superando la media dell'8% degli altri Paesi europei.

Dal 2019 al 2024, il mercato statunitense ha visto un aumento costante nelle esportazioni italiane di quasi tutti i settori manifatturieri, con un surplus commerciale di circa 35 miliardi di euro nel 2022.

Insieme al surplus tedesco, che supera gli 85 miliardi, l'Italia rappresenta circa il 70% dell'intero avanzo commerciale dell'Unione verso gli Usa. Tuttavia, l'Istat avverte che i fattori che hanno favorito l'integrazione commerciale dell'Italia potrebbero trasformarsi in vulnerabilità in un contesto di crescente incertezza.

 Già nel 2022 si sono registrati segnali di difficoltà, con un calo dell'export verso gli Usa e la Cina del 3,6% e del 20%, rispettivamente, dopo un incremento significativo tra il 2019 e il 2023.

Inoltre, la recessione in Germania ha avuto un impatto negativo di 0,2 punti sul Pil italiano, come già accaduto nel 2023.


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