Euro in forte rialzo dopo l'annuncio di dazi USA
Giovedì, l'euro ha guadagnato oltre il 2% sul dollaro, il miglior incremento in nove anni

Giovedì, l'euro ha registrato un incremento superiore al 2% rispetto al dollaro, segnando il miglior giorno in oltre nove anni, mentre gli investitori si sono allontanati dalla valuta americana dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato tariffe più severe del previsto sui partner commerciali statunitensi.
In questo contesto, molti investitori si sono rifugiati in valute considerate sicure, come lo yen giapponese e il franco svizzero, mentre il dollaro ha toccato minimi di sei mesi rispetto a queste valute.
L'attesa per l'annuncio delle tariffe ha scosso i mercati, causando un calo delle azioni globali e un aumento della domanda di obbligazioni e oro.
Trump ha dichiarato che imporrà una tariffa base del 10% su tutte le importazioni negli Stati Uniti, con dazi più elevati su alcuni dei principali partner commerciali. Queste nuove misure hanno suscitato timori di un conflitto commerciale che potrebbe portare a una significativa recessione economica globale e a un aumento dell'inflazione. L'euro ha guadagnato il 2,2%, raggiungendo un massimo di sei mesi a 1,1021 dollari, mentre il dollaro è sceso dell'1,8% rispetto allo yen e del 2,25% rispetto al franco svizzero. Anche la sterlina britannica ha visto un incremento dell'1,3%.
Deutsche Bank ha avvertito del rischio di una crisi di fiducia nel dollaro, suggerendo che cambiamenti significativi nei flussi di capitale potrebbero sovrastare i fondamentali valutari.
Gli investitori temono che alcuni partner commerciali degli Stati Uniti possano rispondere con misure simili, portando a un aumento dei prezzi.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha definito le tariffe un duro colpo per l'economia mondiale, avvertendo che l'Unione Europea è pronta a rispondere con contromisure se i colloqui con Washington non andranno a buon fine. Le preoccupazioni per una guerra commerciale globale sono aumentate da quando Trump è entrato alla Casa Bianca, unendosi a dati economici statunitensi più deboli del previsto, alimentando timori di recessione e indebolendo il dollaro.
Nel frattempo, lo yuan cinese ha toccato il suo livello più basso contro il dollaro da metà febbraio, mentre il dong vietnamita ha raggiunto un minimo storico. Al contrario, il peso messicano e il dollaro canadese si sono rafforzati, con il dollaro che ha perso circa lo 0,7% rispetto a entrambe le valute.