Dollaro vicino ai massimi di due anni
Martedì, il dollaro ha mantenuto livelli elevati a causa di dati economici positivi e minori aspettative di tagli ai tassi negli Stati Uniti

Martedì, il dollaro si è mantenuto vicino ai massimi di oltre due anni, mentre i trader riducono le scommesse su un possibile taglio dei tassi negli Stati Uniti nel 2025, in seguito a dati economici incoraggianti. Le preoccupazioni degli investitori sulla salute fiscale della Gran Bretagna hanno mantenuto la sterlina debole.
Con l'imminente ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, l'attenzione si concentra sulle sue politiche, che potrebbero stimolare la crescita ma anche aumentare le pressioni sui prezzi.
Le minacce di dazi e l'approccio cauto della Federal Reserve sui tassi hanno spinto verso l'alto i rendimenti dei Treasury e il dollaro, mettendo sotto pressione euro, sterlina, yen e yuan.
Il dollaro ha mostrato una leggera flessione, suggerendo che le paure sui dazi sono già incorporate nei prezzi.
L'euro si è mantenuto stabile a 1,02545 dollari, vicino al minimo di oltre due anni di 1,0177 toccato lunedì.
L'indice del dollaro ha registrato un incremento dello 0,16% a 109,59, non lontano dal massimo di 26 mesi.
Dopo un report sui posti di lavoro che ha rafforzato il supporto per la Fed, l'attenzione si sposta ora sul rapporto sull'inflazione dei consumatori statunitensi in arrivo mercoledì.
I trader prevedono un allentamento di 29 punti base quest'anno, inferiore ai 50 punti base previsti dalla Fed a dicembre.
I rendimenti dei Treasury a 10 anni hanno toccato un massimo di 14 mesi, mentre gli strategisti di ING avvertono che la combinazione di un dollaro forte e rendimenti più elevati sta creando problemi per i flussi finanziari globali.
La Banca Popolare Cinese ha introdotto misure per sostenere lo yuan, che si è scambiato a 7,3306 per dollaro.
La sterlina ha subito pressioni a causa dell'aumento dei rendimenti obbligazionari, con analisti che prevedono che i costi di prestito più elevati possano costringere il governo a ridurre la spesa.
Lo yen è rimasto stabile, mentre il dollaro australiano ha guadagnato terreno.