Dollaro stabile in Asia: attesa per i dati occupazionali USA

Il dollaro si è mantenuto stabile in Asia, prolungando la sua serie di guadagni settimanali grazie all'aumento dei rendimenti obbligazionari 

dollaro_websim_5

Il dollaro si è mantenuto stabile in Asia venerdì e sembra destinato a prolungare la sua serie di guadagni settimanali, la più lunga in oltre un anno, sostenuto dall'aumento dei rendimenti obbligazionari e dalle aspettative di un altro robusto rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti.

Questa settimana, il dollaro ha guadagnato lo 0,5% sullo yen, raggiungendo 158,405 yen, e quasi l'1% su una sterlina britannica in difficoltà, che ha toccato un minimo di 14 mesi a causa di un crollo dei titoli di stato e preoccupazioni sulle finanze britanniche.

Il dollaro si è mantenuto stabile rispetto all'euro, scambiandosi a 1,0289 dollari, e ha registrato piccoli guadagni anche rispetto ai dollari australiano e neozelandese.

L'indice del dollaro è in procinto di segnare il sesto guadagno settimanale consecutivo, il suo periodo più lungo da un'analoga serie di 11 settimane nel 2023, mentre l'economia statunitense continua a brillare rispetto ad altre.

Sterlina in calo dello 0,23% a 1,2278 dollari, dopo aver toccato un minimo di 14 mesi a 1,2239 dollari.

I dollari australiano e neozelandese si trovano vicino ai minimi pluriennali, con l'australiano a 0,61905 dollari, a un passo dal minimo del 2022 di 0,6170 dollari.

I dati sui posti di lavoro non agricoli negli Stati Uniti dovrebbero mostrare un incremento di 160.000 posti a dicembre, dopo i 227.000 di novembre, con un tasso di disoccupazione stabile al 4,2%.

Un dato più forte potrebbe ridurre le aspettative di tagli ai tassi da parte della Federal Reserve e innescare un'altra ondata di vendite nei mercati obbligazionari.

Il presidente della Fed di Philadelphia, Patrick Harker, ha dichiarato di aspettarsi un taglio dei tassi, ma ha aggiunto che non è necessario un intervento immediato.

Le aspettative di riduzione dei tassi nel 2025 sono state ridimensionate a circa 40 punti base, mentre le preoccupazioni per l'agenda potenzialmente inflazionistica del presidente eletto Donald Trump hanno contribuito ad aumentare i rendimenti a lungo termine.

I rendimenti dei Treasury decennali sono aumentati di quasi 9 punti base questa settimana, raggiungendo il 4,68%, e sono saliti di 96 punti base da metà settembre.

I rendimenti dei gilt decennali sono aumentati di 22 punti base a 4,805%.

In modo insolito, le turbolenze nel mercato obbligazionario hanno influenzato anche le criptovalute, con il bitcoin in calo del 6% rispetto al dollaro, scendendo a 94.066 dollari.