Dollaro in rialzo: incertezze sulle riduzioni dei tassi

Lunedì, il dollaro ha raggiunto il massimo di tre mesi contro l'euro

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Lunedì, il dollaro ha raggiunto il massimo di tre mesi nei confronti dell'euro, prolungando i guadagni della settimana precedente, alimentati dai dubbi sulla possibilità di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Fed entro la fine dell'anno.

La Federal Reserve ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, come previsto, ma il presidente Jerome Powell ha indicato che potrebbe essere l'ultimo intervento di questo tipo, sottolineando i rischi di ulteriori manovre senza una visione più chiara dell'economia.

Se non fosse per la chiusura del governo statunitense, i dati in uscita questa settimana, come quelli sui salari non agricoli, avrebbero potuto fornire un quadro più preciso. Tuttavia, con i rilasci governativi probabilmente ritardati, gli investitori dovranno accontentarsi dei dati sull'occupazione ADP e degli indici PMI ISM, che potrebbero non avere un impatto significativo.

Diversi presidenti delle banche della Fed hanno espresso il loro disagio riguardo alla decisione di allentare la politica monetaria, mentre il governatore Stephen Miran ha chiesto un approccio più aggressivo.

Attualmente, i trader stimano circa il 70% di probabilità per un taglio di 25 punti base a dicembre, in calo rispetto al 94% della settimana scorsa.

L'euro ha toccato il suo livello più basso dal primo agosto, scendendo fino a 1,1505 dollari, per poi recuperare leggermente a 1,1518 dollari, dopo che i dati hanno mostrato una contrazione del settore manifatturiero statunitense per l'ottavo mese consecutivo.

Il dollaro è salito dello 0,37% a 0,8075 franchi svizzeri, il massimo da metà agosto, mentre lo yen è rimasto stabile, vicino ai minimi di otto mesi, a causa dei differenziali di tasso d'interesse.

Tuttavia, il dollaro affronta rischi, inclusa la chiusura del governo che ha interrotto la pubblicazione di dati economici cruciali.

Nel frattempo, sterlina e yen affrontano le proprie sfide. Nonostante il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, abbia segnalato la possibilità di un aumento dei tassi a dicembre, il mercato ha reagito con cautela.

La sterlina ha perso terreno, scendendo dello 0,3% a 1,31295 dollari, mentre le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Banca d'Inghilterra sono aumentate dopo dati sull'inflazione più deboli del previsto.

La Banca d'Inghilterra si riunisce questa settimana, con alcuni analisti che prevedono un taglio di 25 punti base, anche se il mercato prevede solo una possibilità su tre.

L'Aussie è sceso dello 0,2% a 0,6533 dollari, sostenuto da aspettative di mantenimento dei tassi da parte della Reserve Bank of Australia.

Infine, il bitcoin ha registrato un calo del 2%, scendendo a 107.486 dollari.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim