Dollaro in crescita: incertezze globali e elezioni in vista
Il dollaro si appresta a guadagnare per la quarta settimana consecutiva, mentre lo yen scivola ai minimi di tre mesi

Venerdì, il dollaro si preparava a registrare il quarto guadagno settimanale consecutivo, mentre l'incertezza sui mercati spingeva lo yen verso i minimi di tre mesi, in vista delle elezioni in Giappone nel fine settimana, che potrebbero complicare i piani della Banca del Giappone (BOJ) per la normalizzazione dei tassi.
Il dollaro si manteneva stabile, sostenuto dalle aspettative di un numero ridotto di tagli ai tassi da parte della Federal Reserve nei prossimi mesi e dall'aumento delle scommesse di mercato su un possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti.
La volatilità delle opzioni valutarie è aumentata recentemente, riflettendo la domanda dei trader di proteggersi dai rischi imminenti.
Gli investitori devono affrontare eventi significativi in un breve lasso di tempo, dalle elezioni in Giappone e negli Stati Uniti alle decisioni sui tassi delle banche centrali, mentre cresce la preoccupazione per la crescita in Europa e Asia.
L'indice del dollaro si attestava a 104, dopo aver raggiunto un massimo di tre mesi a 104.57.
Gli elettori giapponesi si recheranno alle urne domenica, con sondaggi che indicano una possibile perdita di potere del Partito Liberaldemocratico (LDP). La prospettiva di instabilità politica potrebbe influenzare la politica monetaria della BOJ, che si riunirà il 30 e 31 ottobre.
Lo yen ha recuperato alcune perdite, mantenendosi a 151.705, nonostante i dati sull'inflazione di Tokyo mostrassero un calo dei prezzi al consumo.
Finora, lo yen ha perso circa il 5.3% questo mese, segnando il peggior calo mensile da aprile 2022. Le autorità giapponesi hanno emesso avvertimenti verbali riguardo al deprezzamento della valuta, mantenendo i trader in allerta per possibili interventi ufficiali.
Anche l'euro si manteneva stabile a 1.08285 dollari, sopra i minimi di tre mesi. I sondaggi sulle imprese della zona euro hanno mostrato un'attività stagnante, mentre la contrazione in Germania, la maggiore economia europea, è risultata meno grave rispetto al mese precedente.
Un sondaggio separato ha rivelato un miglioramento della fiducia imprenditoriale in Germania, sebbene fosse appena sopra il minimo di otto mesi di settembre. La sterlina è aumentata dello 0.1% a 1.299 dollari, dopo aver recuperato da un minimo di due mesi. I dollari australiano e neozelandese hanno registrato entrambi un calo di circa lo 0.2%.