Dollaro in calo: l'attesa per i dazi di Trump agita i mercati
Mercoledì, il dollaro ha subito un leggero calo in attesa di dettagli sui piani tariffari di Trump, che potrebbero influenzare i mercati e scatenare preoccupazioni
Mercoledì, il dollaro ha registrato un leggero calo, mentre altre valute si sono mantenute in intervalli ristretti, in attesa di ulteriori dettagli sui piani tariffari del presidente statunitense Donald Trump, che potrebbero sconvolgere il sistema commerciale globale e influenzare i mercati finanziari.
L'euro è stato scambiato a 1,0802 dollari, mentre la sterlina ha raggiunto 1,2941 dollari, entrambe in lieve aumento prima di un annuncio previsto dal giardino delle rose della Casa Bianca alle 20:00 GMT, che potrebbe comportare l'imposizione di nuove tariffe elevate sulle importazioni statunitensi.
Trump ha definito il 2 aprile come "Giorno della Liberazione", e la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato che le tariffe reciproche sui paesi che impongono dazi sui beni americani entreranno in vigore subito dopo l'annuncio.
Rispetto allo yen, il dollaro è sceso dello 0,3% a 149,24, mentre il dollaro australiano è aumentato dello 0,44% a 0,6306 dollari, probabilmente grazie a investitori in cerca di valute meno vulnerabili ai dazi. Dettagli sulle nuove barriere commerciali rimangono incerti, ma il Washington Post ha riferito che i collaboratori di Trump stanno considerando un piano per aumentare i dazi su quasi tutti i prodotti del 20%.
Tuttavia, ci sono speculazioni che alcune nazioni potrebbero essere escluse da tali misure, il che potrebbe attenuare l'impatto sui mercati. Le preoccupazioni riguardo a un possibile conflitto commerciale globale e a dati economici statunitensi più deboli del previsto hanno alimentato timori di recessione, contribuendo a indebolire il dollaro, che mercoledì è sceso dello 0,1% a 104,08. Questo segue un calo del 3,1% registrato a marzo, il peggiore da novembre 2022.
Martedì, i dati hanno mostrato una contrazione del settore manifatturiero statunitense a marzo, mentre l'inflazione alla produzione ha raggiunto il livello più alto in quasi tre anni, aumentando l'ansia riguardo ai dazi.
Nel frattempo, il dollaro canadese ha registrato un leggero calo a 1,4323 C$ per dollaro statunitense, mentre il peso messicano è rimasto stabile a 20,36 per dollaro.
Il primo ministro canadese Mark Carney ha discusso martedì con la presidente messicana Claudia Sheinbaum riguardo al piano del Canada di "combattere azioni commerciali ingiustificate" da parte degli Stati Uniti.
Il governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha avvertito che le nuove tariffe statunitensi potrebbero avere un impatto significativo sul commercio mondiale, con possibili ripercussioni sulla crescita globale.