Dollaro in ascesa: pressioni su sterlina, euro e yen

Il dollaro statunitense ha registrato un forte aumento giovedì, sostenuto dai rendimenti dei Treasury

dollaro_websim_5

Giovedì, il dollaro statunitense ha registrato un forte incremento, sostenuto dall'aumento dei rendimenti dei Treasury, mettendo sotto pressione yen, sterlina ed euro, che si trovano vicino ai minimi plurimensili a causa delle incertezze legate ai dazi.

Nel 2025, l'attenzione dei mercati è rivolta alle politiche del presidente eletto Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca il 20 gennaio. Gli analisti prevedono che le sue misure possano stimolare la crescita economica, ma anche aumentare le pressioni sui prezzi.

Secondo CNN, Trump starebbe valutando la possibilità di dichiarare un'emergenza economica nazionale per giustificare l'imposizione di dazi universali su alleati e avversari.

Mercoledì, i rendimenti dei Treasury a dieci anni hanno raggiunto il 4,73%, il livello più alto dal 25 aprile.

Kieran Williams di InTouch Capital Markets ha affermato che l'incertezza sui dazi influenzerà il dollaro nei prossimi anni.

L'euro è sceso a 1,030475 dollari, vicino al minimo di due anni, mentre la sterlina ha perso quasi lo 0,5%, attestandosi a 1,2303 dollari.

L'indice del dollaro, che confronta la valuta statunitense con altre sei, si è posizionato a 109,11, a un passo dal massimo di due anni.

Con i mercati statunitensi chiusi giovedì, l'attenzione si sposterà sul rapporto sui salari di venerdì, mentre il mercato attende di capire quando la Fed interverrà nuovamente sui tassi.

Nel frattempo, lo yen ha mostrato un leggero recupero, scambiandosi a 158,10 per dollaro, dopo aver toccato un minimo di sei mesi.