Dollaro in ascesa
Il dollaro continua la sua crescita nonostante i cambiamenti nei tassi di interesse in Giappone e in Svizzera

Il dollaro sta vivendo una fase di crescita anche nella seconda settimana consecutiva, nonostante il lieve aumento dei tassi in Giappone non sia riuscito a frenare la sua ascesa.
Allo stesso tempo, il taglio inaspettato dei tassi in Svizzera ha messo in luce le differenze nelle politiche monetarie tra la Federal Reserve e le altre banche centrali.
In quest'ultima settimana si è assistito a un cambiamento significativo nelle politiche monetarie a livello globale: la Banca nazionale svizzera (BNS) e le banche centrali dei Paesi in via di sviluppo hanno tagliato i tassi o hanno espresso l'intenzione di farlo, mentre è probabile che a giugno la Banca centrale europea prenda una decisione simile.
La Federal Reserve ha mantenuto i tassi invariati e confermato le previsioni di tre tagli entro la fine dell'anno, ma ha sottolineato che non agirà fino a quando non avrà maggiore fiducia che l'inflazione si stia riducendo in modo sostenibile verso il target del 2%.
Il franco svizzero, che fino ad ora era stata la valuta del G10 con le migliori performance nel 2023, ha perso circa l'1,5% contro il dollaro questa settimana e il 6,6% dall'inizio dell'anno.
Attualmente, l'indice del dollaro è in aumento dello 0,9%, mentre il dollaro si sta indebolendo dello 0,3% rispetto allo yen giapponese, attestandosi a 151,21 per dollaro.
Il cambio euro/yen ha raggiunto il massimo dal 2008 questa settimana, arrivando a 165,37, mentre l'australiano 'Aussie' ha superato i 100 yen per la prima volta dal 2014.
Con il dollaro in crescita, l'euro ha toccato il minimo delle ultime tre settimane, scendendo dello 0,4% a 1,0817 dollari.
Anche la sterlina ha perso lo 0,4% a 1,260 dollari, dopo il calo dell'1% di ieri, quando la Banca d'Inghilterra ha mantenuto invariati i tassi d'interesse, con il supporto dei due membri 'hawkish' del comitato che avevano precedentemente votato per un rialzo.