Deficit eccessivo: misure disciplinari per Francia e altri Paesi Ue
La Commissione europea propone misure disciplinari per il superamento dei limiti di deficit in diversi Paesi dell'UE
La Commissione europea ha proposto di adottare misure disciplinari nei confronti di diversi Paesi dell'Unione Europea per il superamento dei limiti di deficit. Oltre all'Italia, sono stati citati Belgio, Francia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia.
Questi deficit sono principalmente dovuti all'impatto della pandemia da Covid e alla crisi energetica causata dall'invasione russa dell'Ucraina nel 2022. In particolare, la Francia è al centro dell'attenzione in quanto seconda economia dell'UE e attraversa un periodo di instabilità politica, con il presidente Emmanuel Macron che ha annunciato elezioni anticipate a seguito dei deludenti risultati del suo partito alle elezioni europee.
Le misure disciplinari, conosciute come procedura per i disavanzi eccessivi, rappresentano un ritorno alle regole di bilancio dell'UE sospese nel 2020 a causa della pandemia. La Francia ha registrato un deficit del 5,5% nel 2023, superiore al limite del 3% stabilito dall'UE, e un debito pubblico che supera il 110% del PIL.
La Commissione ha proposto un percorso di sette anni per ridurre il debito francese e si terranno colloqui con i Paesi interessati per trovare soluzioni rapide.
Tuttavia, con l'ascesa del partito di estrema destra Rassemblement National nei sondaggi, potrebbe essere difficile raggiungere un accordo su misure di austerità. Gli investitori hanno già reagito all'incertezza politica in Francia, con un aumento dei rendimenti dei bond e una diminuzione dei titoli bancari. La situazione economica del Paese potrebbe essere ulteriormente compromessa in caso di un cambiamento radicale nella politica economica verso un approccio protezionistico e anti-UE.

