Borsa Milano: avvio in ribasso, pesano tech e industriali

Piazza Affari inizia la giornata in calo, influenzata dai solidi dati sull'occupazione negli Stati Uniti

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Inizio di giornata difficile per Piazza Affari, che, come gli altri mercati europei, continua a correggere dopo i recenti picchi raggiunti nella seconda metà della seduta di venerdì. Questo movimento è stato influenzato dai solidi dati sull'occupazione negli Stati Uniti di dicembre, che hanno diminuito le aspettative di un imminente abbassamento dei tassi da parte della Fed.

La bassa disoccupazione e l'aumento dei salari suggeriscono che l'economia non necessiti di ulteriori stimoli, mentre i tassi d'interesse elevati esercitano pressione sulle valutazioni azionarie, rendendo le obbligazioni un'opzione più interessante.

Il dato sull'inflazione statunitense, atteso per mercoledì, è l'evento macroeconomico più significativo della settimana, mentre in Europa non si prevedono notizie di grande impatto, sebbene si attenda il dato finale sull'inflazione di dicembre e il Pil tedesco per il 2024.

La settimana segnerà anche l'inizio della stagione delle trimestrali, con i risultati delle principali banche americane, a partire da mercoledì.

Intorno alle 9:35, il Ftse Mib segna un calo dello 0,5%, con i settori tecnologico e industriale che subiscono le perdite maggiori a causa dei tassi d'interesse elevati.

STM è tra i titoli più colpiti, con un ribasso del 3,6%, mentre Banca Akros ha abbassato il target price.

Anche FERRARI, LEONARDO, STELLANTIS e INTERPUMP registrano cali tra l'1% e l'1,7%.

Le utility come A2A, HERA ed ENEL mostrano ribassi intorno allo 0,5%.

Al contrario, i titoli petroliferi beneficiano dell'aumento dei prezzi del greggio, con ENI in crescita dell'1,2% e SAIPEM dello 0,15%.

In cima al Ftse Mib, TELECOM ITALIA guadagna circa l'1,5%, in attesa della sentenza su un contenzioso legale con Vivendi.