Bce: Simkus esclude altri tagli ai tassi
Gediminas Simkus, membro del Consiglio della BCE, afferma che non è necessario ridurre ulteriormente i tassi d'interesse poiché l'inflazione è stabile attorno al 2%.

Gediminas Simkus, membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, ha dichiarato a Bloomberg che non è necessario ridurre ulteriormente i tassi di interesse.
Secondo Simkus, l’attività economica e l’inflazione sono più solidi del previsto. “Abbiamo un tasso di inflazione che è vicino all’obiettivo del 2% nel medio termine, il che suggerisce che non c’è bisogno di cambiare i tassi di interesse, non solo alla prossima riunione di dicembre ma anche nelle riunioni successive”, ha dichiarato Simkus.
Si tratta di un cambiamento di rotta per Simkus, che in ottobre aveva invitato i suoi colleghi del Consiglio direttivo a non escludere una nona riduzione del costo del denaro.
I responsabili politici concordano sul fatto che l’inflazione rimarrà sufficientemente vicina al loro obiettivo nel prossimo futuro, e che l’economia stia reggendo abbastanza bene ad eventi negativi, come la guerra in Ucraina.
Nei giorni scorsi, Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Bce, ha detto a Bloomberg di sentirsi “piuttosto a suo agio” con l'ipotesi di un aumento dei tassi, sebbene non si verificherà “in tempi brevi”.
I suoi commenti hanno spinto gli investitori a ridurre ulteriormente le scommesse su un ulteriore allentamento della BCE, innescando poi una revisione simile delle aspettative a livello globale.
Il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, mercoledì ha replicato a Schnabel, dicendo a Europe 1 radio che “allo stato attuale, non c’è davvero alcuna ragione per immaginare un aumento dei tassi nel prossimo futuro, contrariamente ad alcune voci e speculazioni che si possono essere sentite.”
Analogamente, Simkus ha affermato che è troppo presto per pensare a rialzi dei tassi, sostenendo però che non esiste “alcuna prova” che l’inflazione possa superare l’obiettivo del 2%. “Ciò che gli ultimi anni ci hanno insegnato è di non delineare prospettive troppo lontane e dire che le cose accadranno in un modo o nell’altro”, ha detto.

