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BCE - I verbali di ottobre non mostrano variazioni sostanziali

I dati in arrivo sono stati considerati sostanzialmente coerenti con la precedente valutazione dell'inflazione

I verbali della BCE di ottobre non hanno evidenziato variazioni significative nelle prospettive economiche rispetto alle proiezioni di settembre.

I dati in arrivo sono stati considerati sostanzialmente coerenti con la precedente valutazione dell'inflazione e si prevede che le previsioni di dicembre siano simili.

Si prevede che l'inflazione scenderà al di sotto del 2% nel 2026 e raggiungerà l'obiettivo nel 2027, sebbene l'incertezza rimanga insolitamente elevata.

Alcuni membri hanno evidenziato rischi al ribasso, come un euro più forte, una domanda più debole e gli effetti commerciali, mentre i membri più aggressivi hanno evidenziato rischi al rialzo derivanti da previsioni esterne e recenti sondaggi.

La discussione ha accennato alla futura strategia politica: a dicembre saranno introdotte le proiezioni per il 2028, ma l'enfasi dovrebbe rimanere sulle prospettive a breve termine.

Alcuni funzionari hanno suggerito che il ciclo di tagli dei tassi sia terminato e che la politica monetaria dovrebbe rimanere invariata a meno che l'inflazione non si discosti significativamente dall'obiettivo, pur sottolineando la necessità di mantenere una mentalità aperta.

Nel complesso, i verbali rafforzano le aspettative secondo cui la politica della BCE rimarrà invariata nei prossimi mesi.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim