Bce: le nuove tasse sulle banche potrebbero danneggiare la liquidità e il credito in Italia

Il progetto di legge di bilancio per il 2026 in Italia, che prevede un aumento della tassazione per le banche, potrebbe compromettere la liquidità degli istituti di credito e ridurre il credito 

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Il progetto di legge di bilancio per il 2026 in Italia, in particolare per quanto riguarda la tassazione delle banche nazionali, potrebbe compromettere la liquidità degli istituti di credito. Questo perché le banche potrebbero essere indotte a ridurre gli interessi sui depositi per contenere le imposte e diminuire le riserve.

È quanto evidenziato dalla Banca Centrale Europea (BCE) in un parere richiesto dal Ministero dell'Economia riguardo alla legge di bilancio.

La BCE suggerisce di effettuare un'analisi approfondita per comprendere se le nuove disposizioni possano rappresentare un rischio per la stabilità finanziaria, in particolare per la resilienza del settore bancario e per evitare distorsioni nel mercato.

Nel documento, datato 12 dicembre e reso pubblico oggi, si sottolinea che l'aumento delle tasse potrebbe spingere le banche a limitare ulteriormente il già scarso credito a famiglie e imprese, minando la fiducia degli investitori nel Paese.

Secondo le proiezioni del Tesoro, le misure fiscali che interessano banche e assicurazioni, comprese le restrizioni sull'uso degli interessi passivi per ridurre le imposte, ammontano a oltre 11 miliardi di euro fino al 2028.

La BCE avverte che l'introduzione di norme fiscali ad hoc aumenta l'incertezza politica, danneggiando la fiducia degli investitori e influenzando i costi di finanziamento per le banche.

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