Bankitalia migliora le previsioni di crescita e riduce quelle sull'inflazione per il 2023
La Banca d'Italia ha rivisto al rialzo le stime di crescita per il 2023, portandole al di sopra delle previsioni del governo. La banca centrale italiana prevede ora una crescita dell'1,3%, rispetto allo 0,6% previsto a gennaio, insieme a un tasso di inflazione armonizzata del 6,1%, in calo rispetto al 6,5% previsto in precedenza. Tuttavia, le prospettive per il prossimo anno sono meno rosee, con una riduzione della previsione di crescita al 1% rispetto al 1,2% precedente e una riduzione delle previsioni di inflazione al 2,3% dal 2,6%. Bankitalia ha citato una "incertezza elevata" e ha affermato che i rischi per la crescita sono orientati prevalentemente al ribasso, con il conflitto in Ucraina come uno dei principali fattori di instabilità. La banca centrale ha inoltre previsto una leggera riduzione delle stime di crescita per il 2025, al 1,1%, con un'attesa sull'inflazione che rimane invariata al 2%. Tuttavia, Bankitalia ha precisato che le tensioni legate al conflitto in Ucraina non dovrebbero comportare ulteriori difficoltà nell'approvvigionamento di materie prime. La banca ha anche evidenziato gli effetti di condizioni monetarie e creditizie più restrittive per imprese e famiglie.