Petrolio in rialzo dopo gli attacchi nel Mar Rosso

Previsioni di calo della produzione negli Stati Uniti, mentre l'incertezza sui dazi americani persiste

Petrolio che gocciola da un tubo, simbolo di estrazione e lavorazione.

Mercoledì i prezzi del petrolio hanno registrato un incremento, mantenendosi ai livelli più elevati dal 23 giugno, a causa di attacchi alla navigazione nel Mar Rosso e di previsioni che indicano una diminuzione della produzione petrolifera negli Stati Uniti, mentre l'incertezza riguardo ai dazi americani persiste.

I futures del Brent sono aumentati di 12 centesimi, pari allo 0,2%, raggiungendo i 70,27 dollari al barile. Anche il West Texas Intermediate ha visto un incremento di 11 centesimi, attestandosi a 68,44 dollari al barile.

Dopo un lungo periodo di calma, la scorsa settimana si sono verificati attacchi in questa importante via di navigazione, attribuiti alla milizia Houthi, sostenuta dall'Iran.

Mercoledì era in corso un'operazione di salvataggio per l'equipaggio di una nave mercantile affondata a seguito di un attacco che ha causato la morte di almeno quattro membri dell'equipaggio, senza che gli Houthi avessero rivendicato l'azione.

I prezzi del petrolio sono stati sostenuti anche da una previsione dell'Energy Information Administration, che stima una produzione inferiore negli Stati Uniti nel 2025, a causa del calo dei prezzi che ha portato i produttori americani a rallentare le attività.

Martedì, il presidente Trump ha annunciato un dazio del 50% sul rame, con l'obiettivo di incentivare la produzione interna di un metallo fondamentale per veicoli elettrici e altri beni di consumo. Questa notizia è giunta mentre Trump ha posticipato una scadenza per alcuni dazi al 1° agosto, alimentando speranze di accordi commerciali, ma lasciando molte aziende in una situazione di incertezza.

Nonostante le preoccupazioni che i dazi possano ridurre la domanda di petrolio, durante il weekend del 4 luglio negli Stati Uniti si è registrato un forte aumento della domanda di viaggi.

Inoltre, i dati indicano possibili accumuli di scorte di petrolio negli Stati Uniti, stimati intorno ai 7,1 milioni di barili.

Con gli attacchi nel Mar Rosso e l'aumento del consumo di carburante durante le festività estive, un'analisi di PVM ha sottolineato che le considerazioni a breve termine devono prevalere su quelle relative all'offerta futura.

I dati ufficiali sulle scorte dell'Energy Information Administration saranno pubblicati alle 14:30 GMT.

I produttori di petrolio OPEC+ si preparano a un significativo aumento della produzione per settembre, completando il graduale allentamento dei tagli volontari da parte di otto membri e l'aumento della quota degli Emirati Arabi Uniti, secondo cinque fonti.

Questo segue l'annuncio di sabato di un incremento dell'offerta di 548.000 barili al giorno per agosto. 


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim