MERCATI EUROPEI IN RIALZO
DOLLARO E AZIONI SOTTO I RIFLETTORI PRIMA DEL GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO

Giovedì, le azioni europee hanno registrato un lieve aumento insieme al dollaro, dopo un calo il giorno precedente, mentre i mercati asiatici hanno mostrato segni di debolezza, con volumi di scambio ridotti in vista della festività del Ringraziamento negli Stati Uniti.
L'indice Stoxx 600, che rappresenta l'andamento delle azioni europee, è salito dello 0,36% dopo aver perso lo 0,75% nelle due sedute precedenti.
Al contrario, l'indice MSCI delle azioni asiatiche, escluso il Giappone, ha subito una flessione dello 0,52%, mentre il Nikkei giapponese ha guadagnato lo 0,56%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari e i titoli di Stato erano chiusi, ma i futures sull'S&P 500 sono aumentati dello 0,15% dopo un calo dello 0,38% mercoledì.
I dati di mercoledì hanno mostrato un incremento della spesa dei consumatori americani a ottobre, ma l'indice di inflazione preferito dalla Federal Reserve è salito al 2,3%, rispetto al 2,1% del mese precedente.
Questo, insieme alla possibilità di un aumento delle tariffe sui beni importati, potrebbe limitare le possibilità di riduzione dei tassi d'interesse nel prossimo anno.
L'indice del dollaro, che confronta la valuta statunitense con sei valute principali, è aumentato dello 0,1% a 106,22 dopo un calo dello 0,7% nella sessione precedente.
In un colpo di scena, la banca centrale sudcoreana ha ridotto i tassi d'interesse per la seconda volta consecutiva, a causa di un'inflazione più bassa del previsto.
La valuta sudcoreana ha subito una flessione dopo la decisione.
Lo yen giapponese ha perso lo 0,4% a 151,69 per dollaro, dopo aver raggiunto un massimo mensile nella sessione precedente. L'euro ha registrato un calo dello 0,13% a 1,0552 dollari, dopo un incremento dello 0,7% in precedenza, in seguito alle dichiarazioni di Isabel Schnabel della BCE, che ha sottolineato la necessità di un approccio graduale ai tagli dei tassi.
I rendimenti obbligazionari europei sono scesi, offrendo un po' di sollievo al governo francese, che ha visto i costi di prestito salire ai massimi rispetto alla Germania dal 2012.
Il ministro delle Finanze francese, Antoine Armand, ha dichiarato che il governo è disposto a fare concessioni sul bilancio, che ha incontrato opposizione da diverse fazioni politiche.
Gli investitori attendevano i dati sull'inflazione provenienti dai paesi della zona euro e dagli stati tedeschi, in vista delle statistiche complessive attese per venerdì.
Nei mercati delle materie prime, i prezzi del petrolio sono aumentati dopo che Israele ha annunciato la violazione del cessate il fuoco con Hezbollah, con i futures sul Brent in crescita dello 0,65% a 73,3 dollari al barile.
Il prezzo dell'oro è salito dello 0,37% a 2.645 dollari l'oncia, ma è in procinto di registrare un calo di quasi il 4% a novembre, il peggior rendimento mensile da oltre un anno.