Riduzione della spesa pubblica e impatto sul deficit/Pil: l'analisi Istat
Nel primo trimestre di quest'anno, l'indebitamento delle Amministrazioni pubbliche rispetto al PIL è aumentato del 12,1%, rispetto all'11,3% dello stesso periodo nel 2022, secondo quanto riportato dall'Istat. Il governo ha fissato un obiettivo del 4,5% per il deficit/PIL nel 2023, un miglioramento rispetto all'8% dell'anno precedente. Secondo l'Istat, questo peggioramento è dovuto a una minore incidenza delle entrate, che si è tradotta in una riduzione della pressione fiscale. Nel trimestre osservato, il saldo primario è stato negativo, con un'incidenza sul PIL dell'8,8%, peggiorando rispetto ai primi tre mesi del 2022, quando era del 7,6%. Le entrate totali sono state pari al 41,7% e le uscite totali al 53,8%. La pressione fiscale è diminuita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo il 37,0%. Secondo l'Istat, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 3,2% rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi finali è cresciuta dello 0,6%. La propensione al risparmio delle famiglie è aumentata del 7,6%, un aumento di 2,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Nonostante una sostanziale stabilità dei prezzi, con un aumento dello 0,1% nel deflatore implicito dei consumi, il potere d'acquisto delle famiglie è cresciuto del 3,1%.