Prezzi del petrolio in calo: aumento della produzione OPEC+
Martedì i prezzi del petrolio sono scesi a causa dell'aumento della produzione deciso da OPEC+

Martedì i prezzi del petrolio hanno continuato a scendere, influenzati dalle notizie che OPEC+ procederà con un aumento della produzione programmato per aprile e dall'entrata in vigore dei dazi statunitensi su Canada, Messico e Cina, accompagnati da misure di ritorsione da parte di Pechino.
I futures sul Brent hanno registrato un calo di 1,27 dollari, pari all'1,8%, scendendo a 70,35 dollari al barile, mentre il WTI statunitense ha perso 1,10 dollari, ovvero l'1,6%, arrivando a 67,27 dollari.
Un ulteriore fattore è stato la sospensione degli aiuti militari statunitensi all'Ucraina, dopo un incontro teso tra il presidente Trump e il suo omologo ucraino.
OPEC+ ha deciso di aumentare la produzione di 138.000 barili al giorno, la prima variazione dal 2022, sorprendendo il mercato.
I dazi del 25% su importazioni da Canada e Messico sono entrati in vigore, mentre quelli sui beni cinesi sono stati aumentati al 20%.
Gli analisti prevedono che questi dazi influenzeranno negativamente l'attività economica e la domanda di energia, esercitando pressioni sui prezzi del petrolio.
In risposta, la Cina ha annunciato un aumento dei dazi su vari prodotti agricoli americani e ha imposto restrizioni a 25 aziende statunitensi.
Inoltre, la sospensione degli aiuti militari all'Ucraina potrebbe portare a un allentamento delle sanzioni contro la Russia, aumentando l'offerta di petrolio sul mercato.
La domanda cinese è prevista in calo a causa di prossimi lavori di manutenzione nelle raffinerie.