Dopo il rialzo di WallStreet, In Asia salgono le borse di Tokyo e Hong Kong
L'indice MSCI Asia Pacific guadagna lo 0,3%, dal +1% di stanotte. La borsa di Hong Kong è in rialzo dello 0,3%. Indice Hang Seng Tech +2%, nella scia del Nasdaq. Nikkei di Tokyo +0,7%


Stamattina in Asia Pacifico è ancora a la borsa di Tokyo a primeggiare, il Nikkei, l’indice di riferimento, guadagna lo 0,7%, dal +1,1% di ieri. Si è fermata la svalutazione dello yen , stamattina a 152,9 da 153,5 della chiusura.
L’instabilità politica derivante dal risultato del voto di domenica non sembra disturbare i mercati. Ieri mattina il primo ministro Shigeru Ishiba ha ammesso la sconfitta e si è preso le sue colpe: “Dobbiamo ascoltare con umiltà le voci di critica” ha detto nel corso di una conferenza stampa. Ishiba non ha accennato alla possibilità di dimissioni, segno che non ha perso il sostegno del Partito Liberal Democratico, il suo partito, nella fase di trattativa per la formazione del nuovo governo. Essendo uscito indebolito dalle elezioni anticipate, Ishiba potrebbe essere costretto ad ascoltare le richieste di altri partiti, più inclini a fornire sostegno fiscale alle famiglie. Lui stesso, potrebbe muoversi per chiedere un posticipo del rialzo dei tassi d’interesse da parte della Banca del Giappone.
La borsa di Hong Kong è in rialzo dello 0,3%, dal +1% di stanotte. Indice Hang Seng Tech +2%, nella scia del Nasdaq , salito dello 0,3% nella seduta di ieri, nuovo record intraday.
Nel listino di Hong Kong si mette in luce HSBC +2,5%. La banca anglo cinese ha annunciato conti del trimestre migliori delle previsioni degli analisti e ha presentato un nuovo maxi programma di riacquisto di azioni da tre miliardi di dollaro. L’utile ante imposte è salito del 9,9% a 8,48 miliardi di dollari.
In rialzo anche la biofarmaceutica Wuxi AppTec, in rialzo dopo la presentazione dei conti del terzo trimestre.
L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen perde lo 0,7%, mentre gli operatori si preparano alla riunione del Comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo prevista per la prossima settimana. I legislatori dovrebbero approvare le misure di stimolo attese con impazienza dal mercato. "È molto probabile che la Cina aumenti il suo sostegno fiscale per la crescita e sono in arrivo politiche incrementali", ha dichiarato Shen Fanchao, analista di Zheshang International a Hong Kong. "Il governo ha ribadito in molte occasioni di raggiungere il target di crescita quest'anno.
Salgono le società cinesi dei veicoli elettrici dopo che i media statali hanno riferito di misure governative a sostegno dello sviluppo del settore. L'agenzia di stampa statale Xinhua, cita stanotte una linea guida governativa datata 27 settembre, secondo la quale i veicoli elettrici non dovrebbero essere meno del 30% dei nuovi veicoli acquistati annualmente dai soggetti statali per i propri bisogni di mobilità. La linea guida stabilisce inoltre che il prezzo di acquisto di ogni veicolo non deve superare i 180.000 yuan (25.200 dollari) e raccomanda misure come la costruzione di infrastrutture di ricarica per facilitare l'utilizzo dei veicoli elettrici.
Il petrolio WTI è poco mosso a 67,5 dollari il barile, dal calo del 6% di ieri. Inaugurando ieri sera la sessione invernale della Knesset, Benyamin Netanyahu ha annunciato che "Israele sta lavorando ad un accordo con Hamas" per il rilascio di “alcuni" ostaggi in cambio di diversi giorni di tregua a Gaza, mentre crescono le proteste dei familiari che contestano al premier l'inazione sulla sorte dei loro cari nonostante i successi militari. Anche la fazione palestinese si è mostrata possibilista sul raggiungimento di un'intesa, pur ribadendo le sue condizioni. Mentre dal suo seggio in Delaware il presidente americano Joe Biden cerca di esercitare il potere che gli resta a una settimana dal voto per la Casa Bianca per accelerare le trattative: "La guerra a Gaza deve finire", ha ammonito, consapevole di quanto il tema sia cruciale nella campagna elettorale. La base negoziale su cui il capo del Mossad David Barnea, quello della Cia Bill Burns, e il premier del Qatar Mohammed bin al Thani hanno discusso a Doha negli ultimi due giorni è la cosiddetta "proposta egiziana": il rilascio di quattro ostaggi (su un centinaio ancora prigionieri nella Striscia, di cui oltre 30 ritenuti morti) in cambio di due giorni di tregua a Gaza e la scarcerazione di alcuni prigionieri palestinesi. Nel frattempo però la regione resta in fiamme: a Gaza i morti hanno superato quota 43.000 secondo il bilancio fornito da Hamas, mentre al confine con il Libano continua lo scambio di fuoco tra l'Idf e Hezbollah. La Knesset ha approvato con 92 voti a favore e 10 contrari la legge che vieta "qualsiasi attività" dell'Unrwa in Israele, e cioè Gerusalemme est e in Cisgiordania a favore della popolazione palestinese. Washington aveva chiesto a Israele di non approvarla, mentre Londra l'ha definita una mossa "molto grave”: l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, ha ricordato il ministro David Lammy, "salva vite umane”.