Borse in lieve rialzo, si assestano i bond, torna indietro l'oro

Il Treasury Note a dieci anni è al 4,20%, circa quindici punti base in più della chiusura di venerdì scorso. Il future arriva così alla sesta settimana consecutiva di ribasso

bond germania
banner articolo titoli europei 2

Le borse dell’Europa sono intorno alla parità e si muovono poco anche i mercati delle obbligazioni governative.

Indice EuroStoxx 50 -0,1%.

Oggi tornano a mettersi in luce le banche, indice Stoxx +0,7%.
Tra i movimenti di rilievo in Europa, c’è il +4% di Saipem .  

L’attenzione comincia a spostarsi sulle prossime due settimane, la prossima sarà la più pesante per quanto riguarda gli utili societari negli Stati Uniti, con il 45% dei membri dell’indice S&P500 impegnati nella pubblicazione dei conti. Entra nel vivo anche la stagione degli utili in Europa. Ci sono poi i dati sui nuovi salariati non agricoli, le elezioni presidenziali il 5 novembre e il meeting Fed il 7 novembre.

BTP al 3,48%, da 3,52% di inizio settimana. Il decennale italiano ha tenuto le posizioni nonostante l’emissione sindacata di due nuovi bond: il collocamento si è chiuso con un successo, a fronte dei 13 miliardi di euro collocati, la richiesta ha superato i 200 miliardi di euro. Lo spread è poco mosso, intorno a 120 punti base.

Bund al 2,27%. Il future Bund si avvia a chiudere la settimana in calo dello 0,8%, dopo il guadagno dello 0,8% nella settimana al 18 ottobre.

Le prospettive delle imprese tedesche sono migliorate nel mese di ottobre, la fase più acuta della crisi economica sta per finire. L'indicatore delle aspettative dell'istituto Ifo è salito a 87,3 da 86,4 di settembre. Si tratta del livello più alto da giugno e migliore di quanto previsto dagli economisti. Anche la misura delle condizioni attuali è progredita. "Nel settore manifatturiero, le aziende ci dicono che la situazione attuale è peggiorata, ma si aspettano un miglioramento nei mesi a venire", ha dichiarato il presidente dell'Ifo Clemens Fuest. Gli indici di  S&P Global diffusi ieri hanno mostrato che l'economia del settore privato si è contratta a un ritmo più lento dei mesi scorsi, con una crescita più forte nel settore dei servizi che ha contrastato la prolungata debolezza del settore manifatturiero.

L’OAT francese è scambiato sul secondario a un tasso del 3,0%. Lo spread con il Bund è intorno a 72 punti base, dieci in meno del massimo di medio periodo toccato a inizio mese.
Stasera a mercato chiuso, Moody’s si esprime sul debito francese.

Il Treasury Note a dieci anni è al 4,20%, circa quindici punti base in più della chiusura di venerdì scorso. Il future si avvia a chiudere la settimana in calo dello 0,9%. Il decennale arriva così alla sesta settimana consecutiva di ribasso. Dal taglio di mezzo punto percentuale deciso dal Federal Open Market Committee della Federal Reserve lo scorso mese, il tasso di rendimento del biennale è salito di circa 35 punti base, per trovare una reazione simile ad una decisione della banca centrale sui tassi, si deve tornare al 1995.

Vanguard e Goldman Sachs sono tra le società che scommettono sul fatto che i titoli di Stato europei siano meglio dei Treasury. Una proxy del trend - il margine di rendimento del decennale statunitense rispetto a quello tedesco - è salito a circa 1,9 punti percentuali dal minimo di quest'anno, pari a circa 1,5 punti percentuali, toccato a metà settembre. Da allora, il tasso statunitense è salito di circa 60 punti base al 4,20% circa, mentre quello tedesco è aumentato di soli 20 punti base. L'idea motivante è che, con il mercato del lavoro e i consumatori statunitensi che mostrano una sorprendente capacità di recupero, la Fed si stia tirando indietro dal tagliare ulteriormente i tassi di interesse in tempi brevi. La Banca Centrale Europea rimane sulla buona strada per ulteriori tagli dei tassi, dato che la sua economia sta rallentando.

Il petrolio WTI è poco sopra quota settanta dollari il barile, in lieve rialzo dopo due sedute in calo: +1,8% il bilancio settimanale provvisorio. Nei prossimi giorni si dovrebbero incontrare i negoziatori di Israele ed Hamas.

Oro in ribasso dello 0,5%, dopo il record toccato mercoledì, a 2.720 dollari l’oncia, sui prezzi di inizio settimana.

Euro è riuscito a tornare sopra la soglia do 1,08 grazie al recupero di ieri, oggi il cross è poco mosso a 1,082. Bilancio settimanale provvisorio -0,4%. Siamo alla quarta settimana consecutiva di ribasso.

 

 


Marino Masotti

Caporedattore