Wall Street sente aria di taglio tassi e accelera

Il Presidente della Fed di Cleveland ha dichiarato che la banca centrale degli Stati Uniti potrebbe muoversi a giugno, se dovessero arrivare indicazioni sulla direzione dell'economia

La bandiera americana sventola orgogliosa davanti a un campo di grano dorato, simbolo di libertà e prosperità

Wall Street ha preso la via del rialzo, con i tech in evidenza.
Nasdaq +1,7%, S&P 500 +1,4%.

Taglio tassi a giugno

Il Presidente della Federal Reserve Bank di Cleveland, Beth Hammack ha escluso un taglio dei tassi di interesse a maggio, ma ha dichiarato che la banca centrale degli Stati Uniti potrebbe muoversi già a giugno, se dovessero arrivare chiare indicazioni sulla direzione dell'economia. “Se entro giugno avremo dati chiari e convincenti, allora credo che la commissione si muoverà, se saprà qual è la strada giusta da percorrere in quel momento", ha dichiarato  Hammack durante un'intervista alla CNBC.
La probabilità che gli investitori assegnano a un taglio dei tassi il mese prossimo è salita fino a circa il 65%

Due sono i fronti su cui oggi si concentra l'attenzione degli investitori, la guerra in Ucraina e i dazi. 

Trump avverte Putin 

La situazione in Ucraina non sembra di facile soluzione.

Dopo le ultime invettive contro il presidente Zelensky, Trump ha appena tuonato contro l'omologo Putin, esortandolo a fermare gli attacchi sulla capitale ucraina, Kyiv.

"Non sono contento degli attacchi russi su KYIV," ha scritto Trump in un post su Truth Social. "Non sono necessari e il tempismo è molto sbagliato" ha aggiunto. "Vladimir, FERMA!".

Trump e l'altalena dei dazi 

Gli investitori hanno ridimensionato le aspettative di rapidi progressi nella disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina. Inoltre, i movimenti del mercato sottolineano come gli investitori stiano faticando a tenere il passo con i continui cambi di posizione di Trump sui dazi.

"Si vedono semplicemente dichiarazioni contrastanti e confusione provenienti dagli Stati Uniti, dove la narrazione generale è completamente disordinata", ha detto Peter Kinsella, responsabile della strategia valutaria presso Union Bancaire Privée Ubp SA a Londra.

Gli strateghi di Deutsche Bank AG hanno tagliato il loro obiettivo per l’S&P 500 di fine anno del 12%, citando l’impatto negativo dei dazi sulle aziende statunitensi. Il nuovo obiettivo di 6.150 punti lascia un margine di rialzo del 14% rispetto alla chiusura di mercoledì, ma ciò implica che l’indice recupererà solo le perdite subite dal picco di febbraio. 

"Con l’impatto potenziale dei dazi annunciati che è significativo e probabilmente colpirà in modo sproporzionato le aziende statunitensi, abbassiamo la nostra stima di utili per azione (EPS) dell’S&P 500 per il 2025 da 282 a 240 dollari", hanno scritto gli strateghi in una nota, aggiungendo che sono possibili ulteriori revisioni al ribasso.

Europa

La borsa di Milano si avvia a chiudere in rialzo, sui massimi di seduta, indice Ftse Mib +0,9%. Miglior blue chip Stm, +5,8%. A seguire, Saipem +4,1%.

Dax di Francoforte +0,7%.

Dati macro

sussidi settimanali di disoccupazione richiesti si sono attestati a 222.000, come previsto.

Gli ordini di beni durevoli di marzo sono cresciuti del 9,2%. Le previsioni indicavano un aumento mensile del 2%. 

Le vendite di case esistenti sono diminuite del 5,9% lo scorso mese rispetto a febbraio, attestandosi a un tasso annualizzato di 4,02 milioni di unità, corretto per la stagionalità, secondo quanto riferito dalla National Association of Realtors (NAR). Questo dato è stato inferiore rispetto alla stima consensuale di 4,2 milioni.

Macrovariabili 

Oro a 3.319 dollari l'oncia, +0,9%, torna a crescere dopo il calo di ieri. 

Treasury a 10 anni: rendimento al 4,32%, -5 punti base. Si rafforzano anche le obbligazioni in Europa, con il BTP al 3,53% di tasso di rendimento, da 3,63% di ieri.

Petrolio WTI sale a 63 dollari al barile, +1,2%. 

Dollaro in rallentamento. Cambio con l'euro a 1,134, +0,3%. 

Titoli sotto la lente a Wall Street

Magnifici Sette del tech tutti in rialzo.

Alaska Air -6,5% dopo che le previsioni di utili per azione del secondo trimestre sono risultate inferiori rispetto alla media delle stime degli analisti.

Chipotle -3,6% dopo che la catena di ristoranti messicani ha abbassato le previsioni per l’intero anno a seguito di un calo delle vendite trimestrali, il primo in quasi cinque anni.

Comcast -3% dopo aver riportato perdite di clienti nei servizi pay-TV e internet superiori alle attese, a causa della crescente concorrenza da parte dei servizi di streaming e dei provider wireless.

Edwards Lifesciences +3% dopo che il produttore di dispositivi medici ha aumentato le previsioni di vendita per l’intero anno.

Hasbro +6% dopo che il produttore di giocattoli ha registrato profitti nel primo trimestre superiori alle stime.

IBM -6,8%, i risultati del primo trimestre non sono riusciti a dissipare le preoccupazioni degli investitori.

Merck - La casa farmaceutica ha totalizzato utili per azione pari a 2,22 dollari e ricavi pari a 15,53. La società ha inoltre tagliato la guidance sui profitti annuali. 

Pepsi - Il produttore i bibite ha totalizzato un utile per azione rettificato pari a 1,48 dollari, poco sotto le attese di 1,49 dollari. I ricavi hanno raggiunto 17,92 miliardi, sopra le stime di 17,7 miliardi. La società ha inoltre abbassato le stime sugli utili, per via delle incertezze collegate ai dazi. 

Procter & Gamble - La società dei beni di consumo ha riportato risultati contrastanti per il terzo trimestre e ha ridotto le previsioni annuali sugli utili per azione e sul fatturato. Gli utili trimestrali sono stati pari a 1,54 dollari per azione, 1 centesimo in più rispetto alle aspettative degli analisti. I ricavi sono stati pari a 19,78 miliardi di dollari, sotto le stime. 

Texas Instruments +10%. Il produttore di semiconduttori ha chiuso il primo trimestre con un utile per azione pari a 1,28 dollari, e ricavi di 4,07 miliardi. Gli analisti avevano previsto un eps pari a 1,07 dollari, con ricavi pari a 3,91 miliardi. 


Marino Masotti

Caporedattore