Wall Street sale, Citi risolleva le banche

I mercati valutano l’intensificarsi delle tensioni commerciali tra Cina e USA. Un sondaggio di Bank of America ha mostrato che il sentiment sull’economia è il più negativo degli ultimi trent’anni

La bandiera degli Stati Uniti decorativa su una facciata storica, riflettendo la ricca eredità culturale del paese.

Wall Street punta alla terza seduta consecutiva di rialzo: Nasdaq +0,5%, S&P 500 +0,5%.

I mercati valutano l’intensificarsi delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Pechino ha ordinato alle compagnie aeree di non accettare ulteriori consegne dei jet Boeing.

"L’umore generale del mercato punta alla de-escalation", ha dichiarato David Kruk, responsabile del trading presso La Financière de l’Echiquier. "Siamo stati colti di sorpresa la scorsa settimana dal cambio di rotta di Trump, e anche questo fine settimana, quindi ora stiamo aspettando prima di reagire".

Tuttavia, ci sono numerosi segnali di nervosismo degli investitori riguardo alla guerra commerciale. Un sondaggio di Bank of America ha mostrato che il sentiment sull’economia è il più negativo degli ultimi trent’anni. Gli investitori attendono inoltre chiarimenti circa la notizia secondo cui gli Stati Uniti stanno portando avanti i piani per imporre dazi sulle importazioni di semiconduttori e farmaci.

Dati macro

L'Empire Manufacturing, l'indice sull'attività manifatturiera della Fed di New York, è salito a -8 da -20 di marzo, ne deriva che l'attività industriale è al secondo mese consecutivo di contrazione. Zero è il discrimine tra espansione e contrazione. Il consensus era -13,5. La componente prospettica, quella basata sulle aspettative degli ordini in arrivo, crolla sui minimi da quasi un quarto di secolo.

I prezzi alle dogane segnano un calo dello 0,1% mese su mese in marzo, dal +0,2% di febbraio: il consensus era 0.

Il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, e il governatore della Fed, Lisa Cook, rilasceranno alcune dichiarazioni in giornata 

Domani invece uscirà il dato sulle vendite al dettaglio. Nello stesso giorno è previsto il discorso del Presidente della Fed Jerome Powell. 

Macrovariabili

L'euro dollaro scende a 1,129, allontanandosi dai massimi degli ultimi tre anni. Si attende il verdetto della BCE in agenda il 17 aprile.

L'oro passa a 3.212 dollari, -0,1%, non lontano dal record.

Petrolio +0,5%.

Bitcoin +1% a 86.000 dollari.

Treasury decennale a 4,38% di rendimento. Si attenua la volatilità dopo il sell off di settimana scorsa. Domani si terrà l'asta dei Treasury ventennali.

Btp decennale a 3,72%, spread 117. Consolida i progressi accumulati a valle della promozione di S&P. A gennaio, il controvalore dei titoli di Stato detenuto dagli investitori esteri è salito a 781,939 miliardi di euro dai 771,225 miliardi di dicembre, a testimonianza dell'appeal del debito italiano da parte degli investitori stranieri. In base a calcoli Reuters sui dati di Via Nazionale, la quota in mano agli esteri è salita a 31,2% rispetto a 31,0% del mese precedente. Sempre a gennaio, il controvalore dei titoli di Stato in mano al retail è salito a 372,559 miliardi di euro dai 368,405 miliardi di dicembre.

Titoli sotto la lente a Wall Street 

Allegro MicroSystems -12%. On Semiconductor ha annunciato il ritiro della sua offerta di acquisizione.

Boeing -1,4% nelle contrattazioni pre-market dopo che la Cina ha ordinato alle compagnie aeree di non accettare ulteriori consegne dei jet dell’azienda.

Bank of America +1%. Ha chiuso il trimestre con risultati superiori alle attese. I ricavi sono stati pari a 27,5 miliardi, +6% su base annua, sopra le stime di 26,9 miliardi. L'utile per azione si attesta a 0,90 dollari, sopra le stime di 0,82 dollari. Gli utili totali hanno raggiunto 7,4 miliardi, +11% su base annua. 

Citigroup +3,5% Gli utili per azione sono stati pari a 1,96 dollari, i ricavi 21,50 miliardi. Gli analisti stimavano 1,85 dollari, con ricavi pari a 21,29 miliardi. L'utile netto della banca è salito a 4,1 miliardi di dollari, rispetto ai 3,37 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno precedente. I conti sono stati spinti dai robusti ricavi generati dal trading.

Johnson & Johnson poco mosso. La casa farmaceutica ha aumentato le previsioni di vendita, ma ha lasciato invariata la stima sugli utili annuali. Il colosso farmaceutico ha totalizzato un utile di 2,77 dollari per azione su un fatturato di 21,89 miliardi di dollari, gli analisti  si aspettavano un utile di 2,59 dollari per azione su ricavi pari a 21,56 miliardi di dollari. Il direttore finanziario  ha dichiarato al Wall Street Journal di prevedere per quest'anno costi aggiuntivi  pari a circa 400 milioni di dollari a causa dei dazi sui dispositivi medici.

Ford -1%. Ieri ha chiuso in rialzo del +4%. 

General Motors -1,2%. Barclays ha abbassato la raccomandazione sul titolo. 

MP Materials +6%, ieri ha guadagnato il 22%. La società delle terre rare guadagna dopo un articolo sul Financial Times, secondo cui il presidente Trump intende creare scorte strategiche di questi metalli per contrastare la Cina.

Netflix +3%. Secondo il Wall Street Journal, la società di streaming punta a raggiungere una capitalizzazione di mercato di 1.000 miliardi di dollari e a raddoppiare i ricavi entro il 2030. 

Tesla +1,3%.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim