Wall Street positiva vede meno dazi all'orizzonte

La decisione di Donald Trump di non applicare le tariffe nel suo primo giorno di presidenza ha indotto gli analisti a credere che la nuova politica commerciale possa essere meno rigida del previsto.

Bandiera americana e sfondo wall street
La Statua della Libertà che accoglie i visitatori con il suo messaggio di libertà e speranza

La borsa degli Stati Uniti sale, S&P500 +0,6%. NASDAQ +0,3%.

La decisione di Donald Trump di non applicare le tariffe nel suo primo giorno di presidenza ha indotto gli analisti a ritenere che la nuova politica commerciale possa essere meno rigida del previsto. "Le dichiarazioni di Trump sui dazi il giorno dell'inaugurazione sono state meno severe di quanto ci aspettassimo", ha dichiarato Alex Phillips, economista capo per gli Stati Uniti di Goldman Sachs, in una nota ai clienti.

Tuttavia, Trump ha minacciato l'introduzione di dazi del 25% sulle merci in arrivo da Messico e Canada già all'inizio di febbraio, ma non ci sono stati passi ufficiali. 

Il Wall Street Journal riporta inoltre che il presidente ha per il momento chiesto al suo staff di elaborare una serie proposte di interventi di politica commerciale, non ci sono programmi già definiti e c'è pure una parte dei suoi consiglieri restia all'applicazione di tassi universali.

Non ci sono dati macroeconomici di rilievo in arrivo nel pomeriggio, l'unico rilevante è quello sulle condizioni dell'attività manifatturiera dell'area metropolitana di Filadelfia.

Macrovariabili

Il petrolio WTI scende di oltre il -2%. Le politiche di Trump potrebbero comportare un aumento dell'offerta di greggio. 

L'oro guadagna l'1% e si porta a 2.736 dollari.

Treasury Note a dieci anni al 4,57% di tasso di rendimento, da 4,63% della chiusura. Si schiaccia la curva dei tassi, con il differenziale tra decennale e biennale a 32 punti base, dieci punti base in meno della scorsa settimana.

Bund decennale tedesco a 2,51%, poco mosso.

Euro dollaro a 1,038, -0,3%. Ieri il dollaro ha lasciato sul terreno l'1,4%.

Bitcoin poco mosso a 103mila dollari.

Titoli Wall Street

3M +1%, ha presentato dati del trimestre superiori alle aspettative e ha fornito previsioni sull'anno in corso in linea con le stime di Wall Street. L'utile per azione è stato pari a 1,68 dollari, su ricavi per sei miliardi: attese degli analisti a 1,66 dollari e 5,8 miliardi.

Apple -1%. Jefferies taglia il giudizio a Underperform, da Hold. Gli analisti si aspettano che la società non rispetterà le indicazioni sulla crescita dei ricavi fornite in precedenza, il problema viene dalle vendite dell'iPhone.

Fifth Third Bancorp +1,5% ha registrato un aumento degli utili del quarto trimestre, grazie alla ripresa delle transazioni nel settore e all'aumento delle commissioni di gestione patrimoniale.

GM. Deutsche Bank ha alzato il giudizio a "buy" da "hold", prevedendo che l'azienda continuerà a sovraperformare il titolo della rivale Ford nel 2025.

KeyCorp -2,5% La società di credito regionale ribadisce la previsione di un aumento del +20% del ricavi da interessi quest'anno rispetto al livello di 3,81 miliardi di dollari del 2024. Wall Street si aspetta ricavi da interessi di 4,58 miliardi di dollari.

Moderna +3%. La casa farmaceutica ha ricevuto 590 milioni di dollari dalla Sanità degli Stati Uniti affinché acceleri nello sviluppo del vaccino per l'influenza.

Tesla +3%. Trump ha promesso ieri di eliminare le norme dell'agenzia di protezione dell'ambiente che impongono alle case automobilistiche di passare al motore elettrico, il mercato sembra dell'idea che qualcosa d'altro, di positivo, arriverà dalla Casa Bianca. Gli analisti di Piper Sandler hanno alzato il target price a 500 dollari, dal precedente 315 dollari.


Rosa Aimoni

Redattrice Finanziaria