Wall Street riduce le perdite, riunione d'emergenza della Fed
L'obiettivo è quello di esaminare la situazione collegata ai dazi e la possibile revisione dei tassi da applicare alle banche

Wall Street migliora dopo l'annuncio di una riunione d'emergenza da parte della Fed, anche se rimane in territorio negativo. S&P500 -2%.
Indice Magnifici Sette -1%.
La Fed ha deciso di convocare una riunione di emergenza a porte chiuse per le 17.30 ore italiane. L'obiettivo è quello di esaminare la situazione collegata ai dazi e la possibile revisione dei tassi da applicare alle banche.
La paura dei dazi americani ha causato forti perdite alle borse in questi giorni. Il prossimo 9 aprile scatteranno quelli reciproci voluti da Donald Trump, che sembra non voler fare nessun passo indietro, almeno per il momento.
"Il rapido e improvviso calo del mercato azionario è una rivalutazione che riflette una recessione imminente causata dal peso dei dazi", ha detto Richard Saperstein di Treasury Partners. "I mercati non rimbalzeranno finché non verranno negoziate e ridotte le tariffe, finché le valutazioni non scenderanno a livelli davvero interessanti, e finché i fondamentali non miglioreranno, e nessuna di queste condizioni è attualmente presente".
Alcuni voci contrarie ai dazi si sono fatte sentire anche fra i sostenitori di Trump. Il miliardario Bill Ackman ha detto che non è questo il motivo per cui il presidente è stato votato. Lo stesso Elon Musk ha rilasciato una dichiarazione durante un congresso della Lega, affermando di sperare che in futuro si arrivi a "zero dazi".
Gli investitori, pensando ad una possibile recessione, ora scommettono su un taglio dei tassi da parte della Fed a maggio, con una probabilità del 54%. In totale, si aspettano 5 tagli da 25 punti base entro la fine dell'anno.
Oggi il calendario Usa non prevede dati macro significativi.
Macrovariabili
L'oro scivola in ribasso dello 0,9% a 3.010 dollari l'oncia.
Il Petrolio sale del +1,8%.
Il rendimento del Treasury decennale è pari al 4,10%, +11 punti base. Acquisti sul biennale, che tratta al 3,70% +5 punti base.
Il Bund a dieci anni si apprezza a 2,60%. Il differenziale con il BTP si attesta a 123 punti base. Btp italiano al 3,83%.
Cambio Euro/Dollaro a 1,094, poco mosso.
Bitcoin a 76.000 dollari, -3,6%.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Alibaba -8%, titoli cinesi quotati in America sotto pressione per la guerra commerciale.
Apple -6%.
Automotive ancora giù a causa dei dazi. Stellantis -9%, Ford -3%. General Motors -5% dopo che Bernstein ha declassato il titolo da "performance di mercato" a "sottoperformante".
Banche in forte calo su timori di recessione. Morgan Stanley -5,3%, Citigroup -5,1% e Goldman Sachs -4,7%.
Caterpillar, Deere, CNH Industrial e AGCO in rosso. Le azioni dei produttori statunitensi di macchine per l'edilizia e l'agricoltura perdono terreno dopo che la Cina ha imposto tariffe di ritorsione del 34% su tutti i prodotti statunitensi.
Eli Lilly -10%. Trump, al contrario di Biden, ha respinto la proposta di copertura dei farmaci contro l'obesità, che avrebbe potuto aiutare molti americani, gravando però sulle casse dello Stato.
MicroStrategy -9%.
Nike -2% I dazi di Trump sui centri di produzione asiatici, tra cui Vietnam, Indonesia e Cina, sono un duro colpo per le società delle calzature.
Nvidia -4%, dopo aver perso circa l'8% nella precedente seduta. Da inizio anno -35%.
Palantir -9%, prolungando le perdite della settimana scorsa.
Tesla -7%. Venerdì scorso ha perso il -10%. Da inizio anno -45%. Pesano i problemi nella catena di approvvigionamento legati ai dazi di Trump e le polemiche legate alle attività politiche di Musk. Inoltre, il noto ottimista su Tesla Dan Ives, esperto di Wedbush Securities, ha ridotto il suo target di prezzo sul titolo a causa di "problemi di brand auto-inflitti".

