Wall Street contrastata, l'impatto dei dazi deve ancora farsi sentire

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 7 giugno, si sono attestate a 248mila unità, contro stime di 242mila. E' il livello più alto dalla fine del 2021

La bandiera che svetta su un grattacielo di New York, rappresentando il cuore pulsante della nazione.

Tra il riaccendersi delle tensioni commerciali e l'interpretazione di nuovi dati macro, Wall Street viaggia contrastata. Nasdaq ed S&P500 ruotano intorno alla parità.

prezzi alla produzione statunitensi a maggio sono saliti dello 0,1% rispetto al mese precedente, mentre le attese erano pari al +0,2%; l'andamento contenuto sta rafforzando l’idea che le aziende non abbiano ancora risentito pienamente dell’impatto delle guerre commerciali. Su base annua, invece, l'incremento è +2,6% e +3% al netto delle voci più volatili di alimentari e energia.

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 7 giugno, si sono attestate a 248 mila unità, contro stime di 242 mila. E' il livello più alto dalla fine del 2021, segnalando che ai disoccupati sta servendo più tempo per trovare un nuovo lavoro.

Ora si attendono le prossime mosse della FED, che nel mandato ha anche il sostegno alla piena occupazione.

Europa in recupero

Le borse europee si riprendono dai minimi della seduta e si riportano a ridosso della parità. Eurostoxx 50 -0,2%.

A Piazza Affari, il Ftse Mib cede lo 0,4%, da -1,4% di stamattina.

Brunello Cucinelli -2,6%, Ferrari -2,5%, Stellantis -2,5%, sono le peggiori blue chip. 

Eni +1,6%, Amplifon +1%, Leonardo +1% sono le migliori blue chip.

Moncler -2% BNP Paribas ha ridotto il target price da 72 a 68 euro.

Dazi e geopolitica

Dazi. Rimangono i dubbi sull’impatto economico dell’agenda commerciale del presidente Donald Trump. Finora la solidità degli utili e le ricadute economiche limitate (per ora) hanno sostenuto il recente rally di Wall Street, ma gli investitori iniziano a chiedersi quanto possa ancora durare.

"C’è una certa resistenza in questo momento ad assumere ulteriori rischi", ha dichiarato Alastair Pinder, stratega globale per l’azionario presso HSBC Holdings, a Bloomberg TV. "l motivo è che molti pensano che questi dazi andranno a colpire la crescita in futuro".

Sul fronte commerciale, difatti, gli investitori sono diffidenti, nell’attesa che emergano dettagli sull’accordo raggiunto a Londra tra Usa e Cina. Inoltre, ieri, il presidente americano è tornato ad alzare i toni nei confronti degli altri partner commerciali con cui vi sono trattative in corso. Secondo i media internazionali, Donald Trump ha detto: "Tra circa una settimana e mezza o due invieremo lettere ai Paesi spiegando qual è l'accordo. E diremo: questo è l'accordo, prendere o lasciare".

Geopolitica. Gli Stati Uniti sarebbero "in allerta" per un "possibile" attacco israeliano nei confronti dell’Iran, colpire i siti nucleari iraniani anche senza il consenso della Casa Bianca. Lo scrive il Washington Post.

Cina/Bce. Il premier cinese Li Qiang ha incontrato oggi a Pechino la presidente della Bce, Christine Lagarde, chiedendo una maggiore apertura e cooperazione tra le due parti. Ricordando che quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario dell'avvio delle relazioni diplomatiche tra Cina e Ue, Li ha affermato che la Repubblica Popolare è disposta a collaborare con Bruxelles "per consolidare la fiducia politica reciproca, per ampliare la cooperazione pratica e per promuovere congiuntamente lo sviluppo e la prosperità".

Macrovariabili

Cambio euro dollaro in rialzo a 1,158, nel corso della giornata si è spinto fino a 1,163, sui massimi da fine 2021. "L'uso del dollaro statunitense nei finanziamenti internazionali, nei pagamenti e nelle transazioni commerciali, o come valuta di riserva, non subirà ripercussioni nel breve termine. Tuttavia, il ruolo dell'euro può gradualmente espandersi, soprattutto se si concretizza l'obiettivo di "più Europa". Lo ha detto il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos.

Rendimento del Treasury a 10 anni in calo al 4,36%, mentre il Congresso USA dibatte la legge fiscale di punta di Trump, che secondo alcune stime potrebbe aggiungere trilioni di dollari al disavanzo di bilancio degli Stati Uniti, richiedendo potenzialmente un aumento dell’emissione di titoli per finanziarlo.

Btp decennale a 3,40%. Spread poco mosso a 92 punti. Il governatore della banca centrale lituana Gediminas Simkus ha detto i tassi della Bce potrebbero scendere ancora quest'anno, poiché è aumentato il rischio che l'inflazione sia inferiore alle proiezioni. Riflettori puntanti dunque sui prossimi dati macro, che guideranno le decisioni della banca.

Il petrolio perde l'1%, dopo il balzo di oltre il +4% di ieri, a seguito del possibile attacco israeliano contro l'Iran.

L’oro sale dell'1% a 3.390 dollari l’oncia.

Bitcoin in calo dell'1,4% a 107.700 dollari.

Titoli sotto la lente a Wall Street

Boeing -5%. Un aereo 787 Boeing operato da Air India e diretto a Londra si è schiantato poco dopo il decollo da Ahmedabad. 

CoreWeave Le azioni dell’infrastruttura cloud salgono di oltre l’1% dopo che Reuters ha riportato che fornirà capacità di calcolo come parte dell’accordo recentemente concluso tra OpenAI e Alphabet.

CureVac NV Le azioni della società biotecnologica in fase clinica balzano del 30% dopo l’annuncio dell’acquisizione da parte di BioNTech. L’operazione da 1,25 miliardi di dollari sarà interamente in azioni.

GameStop Il rivenditore di videogiochi crolla di quasi il 16% dopo l’annuncio della vendita di obbligazioni convertibili senior per un valore di 1,75 miliardi di dollari, con i proventi destinati a “finalità aziendali generali, compresi investimenti”. Potenzialmente anche in bitcoin.

Nvidia +1,3%.

Oklo -6,6% dopo che l’azienda di reattori nucleari avanzati ha annunciato un’offerta pubblica per raccogliere 400 milioni di dollari, il giorno dopo un balzo di oltre il 25% in seguito alla vittoria di un contratto per fornire energia a una base dell’Aeronautica USA.

Oracle Il titolo del cloud computing balza di quasi il 9% dopo che gli utili e i ricavi del quarto trimestre hanno superato le stime degli analisti. L’utile rettificato di 1,70 dollari per azione ha superato le attese di 1,64 dollari, secondo i dati raccolti da LSEG. Inoltre, Oracle ha previsto che le vendite di infrastrutture cloud cresceranno di oltre il 70% nell’anno fiscale in corso.

Tesla -0,6%.

Warner Bros. Discovery  -1%. La società ha deciso di dividersi in due entità indipendenti, mossa che rappresenta un segnale della più ampia “ristrutturazione” in corso nel settore dei media, sempre più dominato dallo streaming e dai servizi on-demand. Il co-Ceo di Netflix, Greg Peters, ha commentato la decisione come parte di un cambiamento strutturale nell’industria.


Gianluca Brigatti

Giornalista Finanziario