Wall Street in calo, sale l'oro, giù il comparto cinema

Trump ha annunciato domenica l’intenzione di imporre dazi del 100% sui film prodotti all'estero. L’ISM Services Index di aprile sale a 51,6, dai 50,8 del periodo precedente, sopra le attese di 50,2

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Wall Street inaugura l'inizio della settimana in calo. Nasdaq -0,7%, S&P500 -0,7%. 

I mercati finanziari si erano stabilizzati nelle ultime due settimane, grazie alla riduzione dei dazi da parte di Trump e ai segnali di progresso nei negoziati commerciali. L'S&P500 aveva registrato due settimane consecutive di rialzi e nove giorni di guadagni di fila. Tuttavia, secondo gli strategist di Morgan Stanley, un accordo con la Cina resta una condizione necessaria affinché l’indice possa mantenere questo slancio.

Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di non avere in programma un incontro con Xi Jinping questa settimana, pur segnalando che potrebbero arrivare presto accordi commerciali con altri partner non specificati. 

“I recenti guadagni ciclici delle azioni non cambiano il tema strutturale del vendere America", ha dichiarato Charu Chanana, responsabile della strategia d’investimento di Saxo Markets a Singapore. “L’ottimismo sugli accordi commerciali sta lasciando spazio alla realtà di negoziazioni complesse e lente”.

Fed e tassi

Con la stagione degli utili del primo trimestre in chiusura, l’attenzione si sposta ora sulla decisione di politica monetaria della Federal Reserve prevista per mercoledì. La banca centrale dovrebbe mantenere i tassi invariati, nonostante le pressioni di Trump e le preoccupazioni per un rallentamento economico indotto dai dazi.

“Ci vorranno alcuni mesi perché si accumuli abbastanza evidenza nei dati concreti per giustificare un taglio dei tassi”, hanno scritto in una nota gli economisti di Goldman Sachs, che prevedono tre tagli consecutivi di 25 punti base a luglio, settembre e ottobre.

Macro

In aprile, l'S&P Global US Services PMI è sceso a 50,8, sotto le attese di 51,2, dal precedente 51,4. Un valore sopra 50 segnala espansione.

Il S&P Global US Composite PMI, che combina servizi e manifattura, è sceso a 50,6, dato precedente e attese 51,2. 

L’ISM Services Index di aprile sale a 51,6, dai 50,8 del periodo precedente, sopra le attese di 50,2.

Petrolio e macrovariabili

Il prezzo del petrolio è in calo del 2,4%. L'OPEC+ ha sorpreso i mercati annunciando nel fine settimana un aumento della produzione maggiore del previsto. Nella riunione virtuale di sabato, i membri del cartello hanno concordato un incremento di 411.000 barili al giorno, quasi il triplo del volume originariamente programmato. La decisione mostra in modo ancora più evidente che l’organizzazione, o perlomeno i due paesi leader, Arabia Saudita e Russia, hanno abbandonato la strategia di difesa a oltranza dei prezzi del petrolio. Invece, Riyadh sembra voler puntare sulla disciplina interna. Il messaggio è rivolto ai membri che superano da tempo le loro quote, come Kazakhstan e Iraq. Astana ha oltrepassato il suo limite per 440.000 mila barili al giorno in marzo.

Treasury decennali: il rendimento si attesta al 4,33%.

Cambio euro dollaro a 1,134.

Oro in rialzo a 3.319 dollari, +2,4%. 

Titoli sotto la lente a Wall Street

Tra i titoli dei "Magnificent Seven", Amazon (-1,5%) guida i ribassi, mentre il rally tecnologico che aveva portato il Nasdaq 100 a quattro giorni consecutivi di rialzo si raffredda, complice l’incertezza sulla politica commerciale e sull’andamento dell’economia. Nvidia -1,3%, Meta -0,9%, Microsoft -0,8%, Apple -2%, Alphabet -0,7%, Tesla -2,5%.

Berkshire Hathaway -5% Warren Buffett si dimetterà alla fine dell’anno dopo sei decenni alla guida del conglomerato. Greg Abel lo sostituirà, previa approvazione del consiglio di amministrazione.

Exxon Mobil -2,5%.

Netflix, -2%, Paramount -3%, Walt Disney -3%, Warner Bros -4%. Le azioni dei cine-media negli Stati Uniti scendono dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato domenica l’intenzione di imporre un dazio del 100% sui film prodotti all’estero, estendendo per la prima volta le sue politiche commerciali restrittive anche al settore dell’intrattenimento.

Shell -1,4% sta lavorando con consulenti per valutare una possibile acquisizione di BP, anche se attende un ulteriore calo dei prezzi azionari e petroliferi prima di decidere se procedere con un’offerta, secondo fonti vicine alla questione.

Skechers +25%. La società di investimento 3G Capital compra le scarpe Skechers per 9,4 miliardi di dollari. Per 3G Capital, famosa per essersi alleata con Warren Buffett per la fusione fra Kraft e Heinz, si tratta di un ritorno alle acquisizioni dopo un lungo periodo di pausa trascorso a identificare il target giusto. Skechers continuerà a essere guidata dal suo attuale amministratore delegato Robert Greenberg. L'accordo dovrebbe essere finalizzato entro il terzo trimestre dell'anno, e si tradurrà in un delisting di Skechers.