Wall Street in calo, faro sui tagli fiscali di Trump

Alcuni strateghi di Wall Street scommettono che le azioni europee, rispetto a quelle americane, registreranno la loro migliore performance degli ultimi vent'anni

Bandiera americana e sfondo wall street

Wall Street è in calo: S&P500 -0,3%, Nasdaq -0,4%, Dow Jones -0,1%. 

Dopo il declassamento del debito USA da parte di Moody's, gli occhi sono puntati sul dibattito relativo agli sgravi fiscali annunciati da Trump, misura che potrebbe aumentare il deficit e dunque l'esposizione degli Stati Uniti.

Alcuni strateghi di Wall Street scommettono che le azioni europee, rispetto a quelle americane, registreranno la loro migliore performance degli ultimi vent'anni, grazie alle prospettive economiche della regione.

Sebbene le azioni del Vecchio Continente abbiano visto forti afflussi quest’anno, la prossima fase di sovraperformance sarà guidata da cambiamenti strutturali, come maggiori investimenti in difesa e infrastrutture: è quanto sostiene Elise Badoy, responsabile della ricerca azionaria EMEA di Citigroup. "Continuiamo a raccomandare una diversificazione verso il mercato europeo. Siamo neutrali sugli Stati Uniti, ma penso che questo comporti la consapevolezza che sarà un percorso accidentato", ha detto a Bloomberg TV.

Il mercato americano "è tornato a una tendenza di acquisto sui ribassi, grazie in gran parte agli investitori retail determinati a non perdere il treno", ha sottolineato Francois Rimeu, stratega di La Francaise Asset Management a Parigi.

Oggi non sono previsti dati macro di rilievo.

Fed. Attesi gli interventi di sette membri della Fed. Ieri Il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, ha dichiarato di preferire un solo taglio dei tassi per quest'anno. Il consensus si attende due riduzioni dei tassi di interesse di 25 punti base entro la fine del 2025, il primo taglio è previsto per settembre.

Geopolitica. I conflitti in Ucraina e Gaza continuano a essere attentamente monitorati ma, al di là di alcune dichiarazioni a effetto, non si vedono ancora sviluppi concreti.

Macrovariabili 

I Treasury statunitensi hanno cancellato i guadagni iniziali, con il rendimento decennale salito di sei punti base al 4,51%.

BTP italiano al 3,60%. Bund tedesco al 2,60%. Lo Spread torna sopra i 100 punti. 

Oro in rialzo del +0,3% a 3.241 dollari l'oncia. 

Petrolio WTI in calo a 62,50 dollari il barile. 

Dollaro poco mosso. Cambio con euro a 1,124. Citigroup ha dichiarato che il dollaro potrebbe scendere ulteriormente dopo il vertice del G7 di questa settimana, in cui i leader globali discuteranno le politiche valutarie nell’ambito delle trattative commerciali con gli Stati Uniti.

Titoli sotto la lente

Magnifiche sette. Alphabet +0,5%. Amazon -0,6%. Apple -0,3%. Meta -0,4%. Microsoft -0,2%.

Hewlett Packard Enterprise -0,7%. Evercore ISI ha alzato il rating a outperform. 

Home Depot +3%. La società che vende materiali da costruzione ha reiterato la guidance annuale sulle vendite comparabili. Tuttavia, l'utile rettificato del primo trimestre ha raggiunto 3,56 dollari, sotto le stime di 3,59 dollari. 

Moderna +1,2%. Ieri la casa farmaceutica ha chiuso il rialzo del +6%. 

Pfizer pagherà 1,25 miliardi di dollari in anticipo per ottenere in licenza un farmaco sperimentale contro il cancro sviluppato in Cina, in un accordo che sottolinea l’interesse crescente delle multinazionali farmaceutiche verso l’innovazione biotech cinese.

Pony AI +5%. L’azienda cinese e quotata a Wall Street ha riportato solidi risultati trimestrali grazie alla crescente domanda per i suoi servizi di robotaxi. La società ha inoltre annunciato l’intenzione di espandere la propria flotta a 1.000 veicoli entro la fine dell’anno.

Uber Technologies +1%. La società, insieme a Waymo, collaborerà per promuovere il servizio di ride-sharing autonomo ad Atlanta.

Unitedhealth +3%, dopo aver guadagnato ieri il +8%. 

Viking Holdings -5%. La compagnia di crociere è in calo nonostante i risultati del primo trimestre siano stati migliori delle attese. Viking ha registrato una perdita di 24 centesimi per azione, escluse le voci straordinarie, su un fatturato di 897,1 milioni di dollari. Gli analisti si aspettavano una perdita di 29 centesimi per azione su ricavi pari a 841,2 milioni di dollari.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim