Wall Street debole dopo l'attacco di Trump a Powell, giù il Dow Jones

Gli investitori si stanno concentrando anche sugli sviluppi delle trattative commerciali specifiche per paese. Uno dei principali interrogativi riguarda la Cina

Parete a mattoni su cui è proiettata l'immagine di Trump mentre fa un comizio.

Wall Street contrastata dopo che il presidente Donald Trump ha criticato duramente il presidente della Federal Reserve Jerome Powell per la lentezza nel tagliare i tassi d’interesse.

Dow Jones -1,%, Nasdaq e S&P 500 quasi in parità.

Mercoledì, Powell ha indicato un approccio attendista riguardo ai dazi, smorzando le speranze che la Fed agisse rapidamente per rassicurare i mercati. I suoi commenti, insieme alle preoccupazioni per l’impatto dei dazi sul settore tecnologico, hanno posto fine a due giorni di consolidamento dei mercati azionari.

Anche il calo delle compagnie assicurative sanitarie sta pesando sul sentiment di mercato. 

Gli investitori si stanno concentrando sugli sviluppi delle trattative commerciali specifiche per singolo paese. Uno dei principali interrogativi riguarda la Cina, dopo che Pechino ha indicato mercoledì di avere diverse condizioni per accettare di avviare colloqui con l’amministrazione Trump.

Segnali positivi arrivano dai primi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Giappone, alimentando l’ottimismo su possibili accordi per evitare l’aumento dei dazi nei confronti dei partner commerciali americani.

Dati macro

Richieste settimanali di sussidi di disoccupazione: sono diminuite di 9.000 unità, attestandosi a 215.000 per la settimana conclusa il 12 aprile, al di sotto delle aspettative degli analisti che prevedevano 225.000. La media mobile di quattro settimane è scesa a 220.750, indicando un mercato del lavoro ancora solido nonostante le incertezze economiche. 

Disoccupazione: il tasso di disoccupazione è salito leggermente al 4,2% a marzo, ma la creazione di 228.000 nuovi posti di lavoro ha superato le aspettative.

Avvio di nuove costruzioni: le nuove costruzioni abitative negli Stati Uniti sono diminuite dell'11,4% a marzo, attestandosi a un livello annualizzato destagionalizzato di 1,324 milioni di unità, al di sotto delle previsioni degli economisti che stimavano 1,420 milioni.

L’indice della Fed di Filadelfia è crollato, deludendo tutte le stime degli economisti e lanciando un campanello d’allarme dal settore manifatturiero.

Taglio tassi in Europa

Come da attese, la BCE ha tagliato per la settima volta, a partire dal giugno del 2024, il tasso di interesse sui depositi, portandolo al 2,25%. Nel comunicato, il board afferma che il processo deflazionistico è ben avviato e che le prospettive dell'economia si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali.

Macrovariabili

Il Treasury Note a dieci anni si porta al 4,28% di tasso di rendimento, poco mosso rispetto a ieri. 

Btp decennale a 3,64%, il future si avvia a completare la miglior settimana dell'anno (+1,20%) a valle della promozione del rating italiano da parte di S&P. 

Il petrolio WTI è in rialzo dell'1,15% a 63,20 dollari il barile.

L'oro si assesta dopo i record, in calo dell'1% a 3.308 dollari.

Torna su il cambio dollaro euro, a 1,136.

Titoli sotto la lente a Wall Street

Alcoa -2% dopo che i ricavi del primo trimestre, pari a 3,37 miliardi di dollari, hanno deluso le aspettative degli analisti, che si attendevano 3,53 miliardi secondo LSEG. Gli utili, tuttavia, sono risultati superiori alle attese.

American Express -1,6%, ha chiuso il primo trimestre con un incremento dell'utile netto a 3,64 dollari per azione, rispetto al risultato di 3,33 dollari dei primi tre mesi del 2024 e alla stima di 3,47 dollari degli analisti. I ricavi sono saliti a 16,97 miliardi da 15,8 miliardi su base annua, superando anche i 16,94 miliardi su cui puntavano gli esperti.

D.R. Horton -3% dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre, inferiori alle aspettative. D.R. Horton ha guadagnato 2,58 dollari per azione, mentre gli analisti prevedevano 2,63 dollari per azione, secondo LSEG. Anche i ricavi, pari a 7,73 miliardi, sono stati inferiori alla stima consensuale di 8,03 miliardi.

Eli Lilly +13% dopo gli aggiornamenti sullo sviluppo della pillola sperimentale per la perdita di peso. La società ha comunicato che il farmaco denominato orforglipron funziona in modo eccellente: i pazienti trattati hanno perso nel corso della cura circa 16 kg, pari al 7,9% del loro peso corporeo. Il farmaco rivale di Nordisk, l'Ozempic, ha dato risultati del genere. 

Hertz +16%, proseguendo il rally iniziato nella sessione precedente. Mercoledì, il titolo era schizzato di oltre il 56% dopo che Pershing Square di Bill Ackman aveva comunicato di aver acquisito una partecipazione significativa nella società.

Taiwan Semiconductor Le azioni quotate negli Stati Uniti sono aumentate di oltre il 3% dopo che i risultati del primo trimestre del produttore di chip hanno superato le aspettative di Wall Street. L’azienda ha anche confermato la sua previsione di ricavi per il 2025, sottolineando di non aver ancora osservato cambiamenti nel comportamento dei clienti nonostante le “incertezze e i rischi legati al potenziale impatto delle politiche tariffarie”.

UnitedHealth -19%, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un incremento di ricavi e utili, ma ha tagliato l'outlook annuale in considerazione di "un'intensificazione delle attività di assistenza all'interno del segmento Medicare" ma anche di "cambiamenti imprevisti nel profilo degli iscritti al programma Optum Health". La compagnia assicurativa statunitense ha registrato un fatturato di 109,6 miliardi di dollari nei primi tre mesi dell'anno, rispetto a un risultato di 99,8 miliardi al 31 marzo 2024. Il risultato operativo evidenzia un incremento a 9,1 miliardi da 7,9 miliardi su base annua, con un margine che è tornato positivo passando da -1,4% a +5,7%. Per l'anno finanziario 2025, il gruppo assicurativo ha ora previsto di raggiungere un utile compreso tra 24,65 e 25,15 dollari per azione, che su base rettificata si attesterebbe tra 26 e 26,5 dollari per azione. A dicembre, l'azienda aveva indicato invece di voler raggiungere utili netti compresi tra 28,15 e 28,65 dollari e, su base rettificata, un risultato di 29,5-30 dollari.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim