Un'altra guerra in Medio Oriente, sale il petrolio e le borse scendono
La reazione di Wall Street al bombardamento del sito per l’arricchimento dell'uranio di Natanz è importante ma non terrificante: i dazi di Trump hanno scatenato ben altro. Indice S&P500 -0,8%

Guerra: si apre il terzo fronte
Non è stata un’incursione estemporanea, “non si tratta di un'operazione: è una guerra, pianificata e condotta a 1.500 chilometri da casa". Così alti ufficiali dell’Idf (l’esercito israeliano) hanno commentato l’attacco all’Iran con i giornalisti della testata Ynet.
Stanotte alle due del mattino ora locale, quando i circa duecento aerei con la stella di David hanno iniziato a colpire i vari obiettivi strategici individuati, per i mercati finanziari si è aperto il terzo fronte militare, il secondo in Medio Oriente.
Per tanti, soprattutto tra gli investitori retail che hanno accompagnato il forte recupero di Wall Street dai minimi del 7 aprile, è stata una buona occasione per portare a casa profitti. Altri, fin qui alla finestra, potrebbero aver approfittato della discesa di oggi per entrare sull’azionario.
La reazione di Wall Street al bombardamento del sito per l’arricchimento dell'uranio di Natanz, oltre che all’uccisione di scienziati e alti capi militari, è stata importante ma per nulla terrificante: i dazi di Trump hanno scatenato ben altro.
L’indice S&P500 perde lo 0,8%. Nasdaq -1,2%. Con la correzione di oggi, a i prezzi attuali, si azzerano circa i guadagni dei primi quattro giorni della settimana.
Consumi
Per la prima volta da inizio anno, arrivano segnali di risveglio della propensione al consumo negli Stati Uniti. L'indice di fiducia dell'Università del Michigan è salito a 60,5 punti in giugno da 52,2 punti del mese precedente. Le attese erano per un dato a 54 punti. La componente che misura le aspettative per il futuro è passata dai 47,9 punti del mese precedente a 58,4. La componente sulla situazione attuale è salita a 59,8 da 63,7. Per quanto riguarda l'inflazione, le aspettative a un anno sono diminuite dal 6,6% al 5,1%; quelle a cinque anni sono diminuite dal 4,2% al 4,1%. Nel febbraio 2020, prima dell'inizio della pandemia di coronavirus, l'indice era a 101 punti.
Europa
Indice Ftse Mib di Piazza Affari -1,5%. La settimana sta per chiudersi con un calo del 3%. Variazioni di oggi: Nexi -5,4%, Stellantis -3%, Azimut -3%. Leonardo +0,8%. Variazione settimanale. Eni è tra le migliori della settimana dell’indice EuroStoxx 50, con un rialzo del 5,3%. Saipem +3%. In fondo alla classifica della settimana, ancora una volta Nexi -9%.
Dax di Francoforte -1,3%, -3,4% la settimana. Grazie alla spinta delle società delle miniere e delle materie prime, oltre che dell’energia, contiene il ribasso il Ftse 100 di Londra, -0,4%, leggermente positivo il bilancio settimanale.
A livello settoriale, guadagna oltre il 4% l’indice Stoxx Energy delle società del petrolio e del gas.
Ribasso del 4% circa per le società del turismo e del lusso, colpite anche dalla notizia del disastro aereo del Boeing dell’Air India.
Novo Nordisk ha recuperato la posizione di società quotata di maggior valore in Europa, superando lo sviluppatore di software SAP. Le azioni della casa farmaceutica danese sono salite fino al 2,3% dopo il feed back positivo arrivato dalle autorità su un suo trattamento sperimentale della gestione del peso. La capitalizzazione di mercato di Novo si è attestata a 365 miliardi di dollari alle ore 10:20 di Copenaghen. Secondo i dati compilati da Bloomberg, questo valore è sopra ai 364,3 miliardi di dollari per SAP.
Macrovariabili
Petrolio: il greggio WTI sale del 7% a 73 dollari, stanotte era a 77 dollari. "Questo movimento ha annullato tutte le perdite del petrolio da quando il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva annunciato i suoi dazi reciproci a inizio aprile", osserva Lee Hardman, senior currency analyst di Mufg Bank. La settimana si sta per chiudere con un rialzo del 13,5%, è la miglior settimana degli ultimi tre anni.
Gas. Ad Amsterdam le quotazioni registrano un aumento del 6% a 38,60 euro al megawattora.
Oro: sale a 3.431 dollari l'oncia, +1,3%.
Rendimento Treasury decennale al 4,41%, + 5 punti base. Bund al 2,52%, +5 punti base. BTP al 3,47%.
Cambio euro dollaro a 1,151.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Adobe -6% anche se la società di software di grafica ha pubblicato utili trimestrali superiori alle attese.
Amazon e Walmart in lieve calo: stanno valutando l’emissione di proprie stablecoin, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
Boeing -2% Gli investigatori hanno iniziato a esaminare i rottami del volo AI171 di Air India per determinare le cause dello schianto del Boeing Dreamliner, avvenuto poco dopo il decollo giovedì pomeriggio.
Expedia (-3%) e i titoli legati al turismo sono sotto pressione per i timori dell'ampliamento del conflitto Israele-Iran, andando a impattare negativamente sui viaggi. Già anche le compagnie di crociera come Norwegian Cruise Line, -2,8%.
Exxon Mobil +3% e Chevron +1%. Le azioni del settore energetico salgono grazie al rialzo del greggio.
Lockheed Martin +2,5% e RTX +1,5%. In rialzo anche i titoli della difesa, grazie alle aspettative di una maggiore spesa militare.
Meta Platforms, sulla parità, ha finalizzato un investimento multimiliardario in Scale AI e ha reclutato il Ceo della startup per contribuire ai suoi sforzi nell’intelligenza artificiale.
Newmont (+1%) e i titoli legati all'oro salgono.