Svanisce l'effetto Powell, future in ribasso a Wall Street
Sui mercati sta diminuendo l’euforia legata alle aspettative dei tagli Fed, riportando l’attenzione sui timori riguardo i dazi e il loro impatto su inflazione e utili societari

I future azionari anticipano un'apertura negativa per Wall Street.
L'S&P 500 scende dello 0,3%, dopo che l’indice aveva registrato venerdì il maggiore rialzo giornaliero da maggio, dopo le aperture di Jerome Powell, presidente della Fed, su potenziali sforbiciate sui tassi.
Ora, tuttavia, sta diminuendo l’euforia legata alle aspettative di tagli, riportando l’attenzione sui timori riguardo i dazi e il loro impatto su inflazione e utili societari.
Secondo Bloomberg, gli operatori vedono un’84% di probabilità di un taglio dei tassi della Fed il mese prossimo, in un contesto di mercato del lavoro in indebolimento. Tuttavia, il sentiment dei mercati sarà messo alla prova questa settimana con i risultati di Nvidia (mercoledì) e l’indice dei prezzi preferito dalla Fed (venerdì).
"Sebbene una politica monetaria più morbida sia solitamente accolta positivamente dai mercati, il contesto è importante e rimane significativa incertezza sul fronte macroeconomico e societario", ha detto Daniel Murray, Ceo di EFG Asset Management.
Quadro macro
Euro -0,2% a 1,1694 dollari.
Bitcoin -1,4% a 111.186 dollari.
Treasury USA 10 anni: rendimento in rialzo di 2 punti base al 4,27%.
Petrolio WTI +0,7% a 64,11 dollari al barile.
Oro spot invariato.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Nvidia: mercoledì, dopo la chiusura di Wall Street, pubblicherà i conti trimestrali. I trader sperano che i risultati possano placare i timori sulle spese in AI e confermare che il recente rally azionario non sia solo una bolla tecnologica. Nvidia - oggi con la maggiore ponderazione nell’S&P 500, quasi l’8% - e la sua posizione centrale nello sviluppo dell’intelligenza artificiale l’hanno resa un termometro per l’intero mercato. I suoi chip sono ovunque, con il 40% dei ricavi che proviene da giganti come Meta, Microsoft, Alphabet e Amazon.
Intel: gli Stati Uniti hanno accettato di rilevare una quota del 10% nel produttore di chip.
Keurig Dr Pepper: ha accettato di acquistare la società olandese di caffè JDE Peet’s NV per 18 miliardi di dollari.