Su Wall Street incombe lo spettro della recessione, giù il Nasdaq
In Canada, intanto, il Partito Liberale è dato come vincitore con l’ex banchiere centrale Mark Carney, che ha promesso di stimolare la crescita economica e opporsi a Trump nella guerra commerciale

Wall Street contrastata, sale solo il Dow Jones: +0,3%. S&P 500 -0,2, Nasdaq -0,4%.
I costi della guerra commerciale iniziano solo ora a pesare sull’economia e gli investitori stanno rivedendo le loro prospettive, includendo la possibilità di una recessione negli Stati Uniti.
“Prima del Giorno della Liberazione, non vedevamo praticamente alcuna probabilità di recessione negli Stati Uniti, poiché il mercato del lavoro era molto forte e i bilanci societari solidi”, ha dichiarato Johanna Kyrklund, Chief Investment Officer di Schroders, a Bloomberg TV. “Ora è il punto centrale della nostra attenzione: analizziamo ogni singola azienda alla ricerca di quel rischio per la crescita”.
Il presidente Usa Donald Trump starebbe valutando una possibile riduzione dei dazi sulle auto. L'obiettivo è quello di non sottoporre i produttori di veicoli ad una doppia imposizione, sul prodotto finito e sui metalli.
Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha invece dichiarato alla CNBC che gli Stati Uniti hanno momentaneamente accantonato la Cina, mentre cercano accordi commerciali con altri 15-17 paesi.
In Canada, intanto, il Partito Liberale è dato come vincitore per il quarto mandato consecutivo dopo una campagna dell’ex banchiere centrale Mark Carney, che ha promesso di stimolare la crescita economica e opporsi a Trump nella guerra commerciale.
Sotto i riflettori anche i risultati aziendali. Finora, poco più di un terzo delle società dell’S&P 500 ha riportato i risultati trimestrali, e di queste il 75% ha superato le stime, secondo dati raccolti da Bloomberg. Alcune delle società quotate nell’S&P 500, con una capitalizzazione complessiva di 20 mila miliardi di dollari, pubblicheranno i risultati questa settimana. Quelli di Microsoft e Meta sono attesi mercoledì.
Macro
Oltre all’ondata di trimestrali, gli investitori monitoreranno i dati economici per valutare la resilienza dell’economia di fronte ai dazi. Le prospettive per eventuali tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve saranno influenzate dai dati sui salari non agricoli USA previsti per venerdì.
Accelerano, ma meno del previsto, le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di marzo, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un incremento dello 0,5% a 908 miliardi di dollari, contro il +0,6% del consensus, rispetto al +0,3% del mese precedente.
Oggi nel pomeriggio usciranno due dati importanti: i posti vacanti Jolts e la fiducia dei consumatori di aprile. I primi sono attentamente visionati dalla Fed e potrebbero, assieme ad altri elementi, influenzare la politica monetaria.
Macrovariabili
Oro in calo dello 0,8% a 3314 dollari l'oncia. Le ultime notizie sui dazi favoriscono la propensione al rischio e rendono meno attrattivi i beni rifugio.
Dollaro in rialzo. Cambio euro dollaro a 1.139, -0,3%.
Petrolio Wti in calo dell'1%.
Rendimento Treasury decennale al 4,23%.
Bund tedesco al 2,50%.
Btp al 3,62%.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Amazon -1% Ha lanciato i primi 27 satelliti che competeranno con Starlink di SpaceX. L'obiettivo del progetto è quello di fornire una copertura internet globale.
Coca Cola -0,7% Il primo trimestre del colosso delle bibite si è chiuso con un utile per azione comparabile pari a 0,73 dollari, sopra le stime di 0,72 dollari. I ricavi organici rettificati hanno visto un incremento del +6%, sopra le stime del +5%. Il margine operativo comparabile si è attestato al 33,8%, sopra le stime del 33%. La guidance annuale vede un eps comparabile in crescita fra il 2-3%.
General Motors -2% nel preborsa, dal +3% di stamattina. La società ha ritirato la sua precedente previsione di utile per il 2025 in quanto i dazi sulle auto del presidente Donald Trump hanno reso del tutto imprevedibili le assunzioni sull'andamento dell'attività: quel che era stato indicato alla fine del precedente trimestre, "non può essere considerata attendibile", si legge nel comunicato. "L'impatto futuro dei dazi potrebbe essere significativo", ha dichiarato il direttore finanziario Paul Jacobson Jacobson ai giornalisti. Nei primi tre mesi del 2025, il risultato netto è diminuito del 6,6% a 2,8 miliardi di dollari: il calo è dovuto al cambio del mix di prodotti e a costi più elevati di garanzia e manodopera. I ricavi sono aumentati del 2,3%.
Pfizer -0,4% dopo aver chiuso il trimestre con un utile per azione di 0,82 dollari, il consensus era 0,67 dollari. La compagnia farmaceutica ha confermato gli obiettivi di utile e ricavi dell'anno in corso, con una clausola, entrambe le voci non tengono in considerazione gli effetti della guerra commerciale, impossibili in questo momento da anticipare.
NXP Semiconductor -8%. La trimestrale ha visto ricavi poco sopra le attese. Tuttavia, la società ha annunciato le dimissioni del CEO Kurt Sievers entro la fine dell'anno, Rafael Sotomayor prenderà il suo posto.
Nvidia -0,6% Ieri ha chiuso con una perdita del -2%. Il Wall Street Journal ha riportato che Huawei Technologies testerà presto un nuovo processore per l'intelligenza artificiale. Il prodotto potrebbe fare concorrenza al colosso Usa.
Spotify -7% dopo che l’azienda ha riportato un utile operativo inferiore alle stime, nonostante un forte aumento degli abbonati nel primo trimestre.
United Parcel Service +1% La società prevede di tagliare 20.000 posti di lavoro quest’anno e chiudere alcune sedi, riducendo drasticamente le spedizioni per il colosso dell’e-commerce Amazon.com Inc.