Ottobre: record ed euforia in borsa

Ottobre sarà il settimo mese consecutivo di rialzo per le borse mondiali, la performance provvisoria dovrebbe essere del +2%. L’indice Bloomberg Magnificent 7 termina il mese con un rialzo del 4,7%

Una bandiera a stelle e strisce che danza al vento su un molo affollato, mentre il sole tramonta all'orizzonte

La borsa degli Stati Uniti è in lieve rialzo nell'ultima seduta di ottobre. S&P500 +0,1%. Nasdaq +0,5%. Invariato il Dow Jones. In calo dello 0,3% l'indice Russell 2000 delle small e mid cap.

L’S&P 500, si avvia a chiudere il sesto mese consecutivo con una variazione positiva. Con la seduta di oggi, l'indice può centrare la più lunga serie mensile positiva dall'agosto 2021, coronando una corsa che ha resistito a tensioni commerciali globali e rischi geopolitici.
La stagione delle trimestrali si è dimostrata solida: circa l’80% delle società dell’S&P 500 che ha pubblicato i risultati ha battuto le aspettative.

Sono i tech, in particolare quelli più connessi al tema dell’intelligenza artificiale, a dominare la scena. L’indice Bloomberg Magnificent 7 termina il mese con un rialzo del 4,7%: per trovare un mese con una performance negativa si deve tornare a marzo, in prossimità dell’annuncio sui dazi di Trump. 

Ottobre sarà il settimo mese consecutivo di rialzo per le borse mondiali, la performance provvisoria dovrebbe essere del +2%. A guidare il movimento sono state alcune piazze azionarie dell’Asia Pacifico. 

L’indice Kospi di Seul ha guadagnato quasi il +20% questo mese. Da inizio anno il rialzo dell’azionario della Corea del Sud è del +71%: per effetto dell’indebolimento dello won, in euro la performance è del 58%. Protagonisti del mese, terminato oggi, sono i due pesi massimi del listino coreano: SK Hynix ha guadagnato il +61% e Samsung Electronics +27%.I due produttori di chip di memoria sono entrati di recente nella corrente ascensionale che sta portando su tutta l’industria connessa all’intelligenza artificiale, le comunicazioni del trimestre, arrivate questa settimana hanno mostrato che il loro ruolo, in questo ambito, non è più di subalternità ai leader californiani.

Il Nikkei di Tokyo chiude ottobre con un rialzo del 16,7%, l’incremento mensile più alto dal 1990. Anche nell’Estremo Oriente tira il vento dell’intelligenza artificiale: il colosso del tech, Softbank, ha guadagnato quasi il 45%, Tokyo Electron, un produttore di chip, il 30%. Per il listino giapponese c’è stata anche la spinta politica: la neo premier Sunae Takaichi è considerata una sostenitrice dell’aumento della spesa pubblica e si è più volte espressa a favore del riarmo.

Le borse dell’Europa  chiudono ottobre in rialzo. Indice EuroStoxx +2,4%. Indice Stoxx 600 comprendente anche i paese fuori dalla zona euro, +2%. Nel Vecchio Continente sono stati i settori della vecchia economia a guidare il movimento: indice Stoxx delle società di pubblica utilità +7,8%, Stoxx delle società delle materie prime +6,8%, Stoxx Energy +6%. La miglior performance del paniere, quella di Nokia, è però da ricondurre ancora una volta al filone dell’intelligenza artificiale: il titolo, +47% in ottobre, è volato dopo la notizia dell’ingresso nel capitale di Nvidia. In un mese di grande attività delle diplomazie, hanno messo la retromarcia le azioni delle società della difesa, Renk Group -23%, Rheinemetall -13%.

L’indice Ftse Mib di Piazza Affari si avvia a chiudere ottobre con un rialzo dell’1%.  Italgas e Tim sono le migliori del paniere delle blue chip, con guadagni tra il 17% e il 18%. La peggiore di ottobre è Ferrari, -16%.

Le borse sono euforiche, il mercato obbligazionario invece sonnecchia, neanche le banche centrali sono riuscite a scuoterlo dal torpore questa settimana.
Il future Bund a dieci anni inverte la rotta e dopo cinque mesi di ribasso, chiude ottobre con una modesta variazione positiva, +0,7%. Va di poco meglio il BTP, con il future che chiude il mese con un rialzo dell’1,2%. Lo spread BTP – Bund è sceso sui minimi di lunghissimo periodo: persino Christine Lagarde si è complimentata per la tenuta dei conti pubblici italiani. Il future Treasury a dieci anni è di poco sopra il livelli di fine settembre.

L’indice Bloomberg Commodity, +2,2% in ottobre, è al terzo mese consecutivo di rialzo. L’oro chiude il mese con un rialzo del 4%, l’argento del 5%, il rame del 6% e l’alluminio del 6,8%.

Nel mercato valutario, nonostante l’inflazione si stia gonfiando in Giappone, lo yen chiude ottobre con un calo del 4,5% su dollaro, la sterlina perde il 2,7% e l’euro l’1,7%. Il dollar index chiude ottobre con un rialzo del 2%.

 


Marino Masotti

Caporedattore