Negoziati e dati macro sostengono Wall Street, nuovo record nel mirino
Indice core della spesa per consumi personali (PCE) leggermente sopra le attese, ma il ritmo è considerato coerente con pressioni sui prezzi contenute, tali da permettere alla Fed di tagliare i tassi

Negoziati commerciali e dati macro che rafforzano le aspettative di tagli ai tassi da parte della Federal Reserve: sono i temi principali che stanno facendo salire Wall Street, che potrebbe chiudere la seduta di oggi oltre i massimi storici.
S&P500 e Nasdaq in rialzo dello 0,2%.
Dati macro
I dati hanno mostrato che la spesa dei consumatori statunitensi è calata a maggio, registrando la flessione più marcata dall’inizio dell’anno (-0,1%, il primo calo da gennaio: il consensus era +0,1%, da +0,2% di aprile).
Sebbene l’indice core della spesa per consumi personali (PCE) sia aumentato dello 0,2% - leggermente sopra le attese - il ritmo è stato considerato coerente con pressioni sui prezzi contenute, tali da permettere alla Fed di riprendere i tagli dei tassi nella seconda metà del 2025.
"Insieme al rallentamento del reddito e della spesa delle famiglie, l’inflazione PCE di maggio è rimasta abbastanza vicina all’obiettivo del 2% della Fed da mantenere vive le speranze per un taglio dei tassi anticipato", ha dichiarato Gary Schlossberg del Wells Fargo Investment Institute.
Bond. Dopo quattro giorni molto affollati di collocamenti di obbligazioni corporate Investment Grade, oggi non ci sono appuntamenti: le nuove emissioni dovrebbero sfiorare questa settimana i 37 miliardi di dollari.
Fronte commerciale
Gli USA potrebbero siglare circa una dozzina di accordi commerciali e “chiudere” le trattative entro la festa del Labor Day del 1° settembre, ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent a Fox Business.
Inoltre, la Cina ha dichiarato di aver ulteriormente confermato i dettagli di un intesa quadro commerciale con Washington, facendo eco alle dichiarazioni del segretario al Commercio USA Howard Lutnick. Infine, il presidente Donald Trump ha affermato che un accordo commerciale “molto importante” potrebbe essere firmato a breve e che aprirebbe il mercato indiano alle imprese statunitensi.
Semestre alla fine
Le azioni statunitensi sono state colpite da numerosi shock nella prima metà del 2025, che vanno da DeepSeek a "liberation lay", dalle tensioni Iran-Israele a una possibile chiusura del governo statunitense. Ma nessuno di questi finora è riuscito a deviare i mercati.
Lo stratega di Bank of America Michael Hartnett osserva nella sua nota settimanale ai clienti che "per tutto lo Sturm und Drang" ogni classe di attivo è benedetta da flussi in entrata, con le azioni statunitensi che registrano 164 miliardi di dollari di afflussi e una annualizzazione al terzo miglior tasso di sempre, e l'Europa con 46 miliardi in corso per il suo secondo miglior afflusso annuale.
Macrovariabili
Euro dollaro a 1,172, in leggero rialzo.
Rendimento Treasury decennale in salita al 4,29%.
Petrolio WTI in rialzo a 65,9 dollari.
Oro in calo a 3.272 dollari l'oncia.
Titoli sotto la lente a Wall Street
AeroVironment Le azioni del contractor della difesa salgono del 5%, puntando alla quinta giornata consecutiva di guadagni. AeroVironment ha pubblicato risultati trimestrali all'inizio della settimana che hanno fatto impennare il titolo.
Amazon +2% dopo che è stata promossa a outperform da neutral da BNP Paribas Exane, che la considera, insieme a Microsoft, la società hyperscaler con più probabilità di raggiungere o superare le stime di utile fino al 2030.
Bank of America poco mosso. Baird taglia il rating delle principali banche americane.
Salgono i produttori di energia elettrica: il presidente Donald Trump potrebbe firmare a breve un ordine esecutivo sul tema delle forniture di energia ai centri di calcolo dell'intelligenza artificiale.
Nike +10%, ha registrato giovedì un forte calo dei profitti trimestrali, ma ha segnalato di aver superato la fase peggiore di un riassetto aziendale, mentre attua aumenti "chirurgici" dei prezzi negli Stati Uniti per ridurre i costi delle tariffe. L'azienda di abbigliamento sportivo con sede nell'Oregon, afflitta da un eccesso di offerta di prodotti che non sono stati apprezzati dai consumatori, ha registrato un utile di 211 milioni di dollari nel quarto trimestre fiscale, con un calo dell'86% rispetto al periodo dell'anno precedente. I ricavi sono scesi del 12% a 11,1 miliardi di dollari, con i cali piu' consistenti nella regione della Grande Cina di Nike. L'azienda aveva gia' anticipato che i risultati di giovedi' sarebbero stati scarsi, in quanto ha implementato l'iniziativa "Win Now" per rinnovare l'organizzazione, promuovere l'innovazione e migliorare i rapporti con i grossisti. "Il quarto trimestre ha avuto il maggiore impatto finanziario delle nostre azioni Win Now e ci aspettiamo che i venti contrari si attenuino da qui in poi", ha dichiarato il direttore finanziario Matthew Friend. Friend ha stimato un impatto lordo di 1 miliardo di dollari sui costi delle tariffe statunitensi attualmente in vigore. L'azienda punta a ridurre la quota di calzature importate dalla Cina negli Stati Uniti al nove per cento, rispetto all'attuale 16 per cento, entro la fine dell'anno fiscale 2026, ha dichiarato Friend.
Nvidia +0,5% sulla strada per il quinto giorno consecutivo di guadagni. A oggi, il rialzo della settimana è del 7,8%.
Pony.ai Le azioni della società di veicoli autonomi scendono dell'1%, anche se il New York Times ha riferito che Uber è in trattative per finanziare l’acquisizione della sua controllata statunitense.
Tesla -0,6%, dopo l'annuncio del boom di prenotazioni per il SUV elettrico di Xiaomi.