Lo scontro USA-Cina manda giù Wall Street, Magnifici Sette in ribasso
I mercati guardano anche alle trimestrali delle grandi banche americane e alle parole degli esponenti della Federal Reserve

Lo scontro commerciale tra USA e Cina trascina al ribasso Wall Street: Nasdaq -1,8%. S&P500 -1,2%.
"Il brusco ribaltamento mostra quanto rapidamente possa cambiare il sentiment", ha commentato Florian Ielpo, responsabile macro di Lombard Odier Investment Managers. "Con valutazioni elevate, i mercati restano vulnerabili e la volatilità continuerà".
Cina e Usa, duello per il dominio marittimo
La Cina ha varato nuove sanzioni contro cinque filiali statunitensi del costruttore navale Hanwha Ocean. Questi provvedimenti, sottolinea Bloomberg, stanno influendo sull'umore dei mercati, portando gli investitori a considerare meno probabile un allentamento delle tensioni. Entrambi i Paesi hanno già imposto tasse portuali reciproche. Lo scontro potrebbe avere profonde conseguenze sull’economia globale, in quanto oltre l’80% del commercio internazionale viaggia via mare.
Per Deborah Elms, responsabile della politica commerciale presso la Hinrich Foundation, "non si tratta più solo di dazi e controlli all’export, ma di quali aziende possano operare in quali mercati. Se la situazione dovesse continuare, molte attività economiche sarebbero a rischio".
Nei giorni scorsi, Pechino ha aumentato i controlli sulle esportazioni di terre rare, in risposta gli Stati Uniti hanno minacciato dazi aggiuntivi del 100% sulle merci cinesi.
Nei prossimi giorni, prima dell'incontro fra Trump e Xi Jinping in Corea del Sud, i funzionari dei due Paesi dovrebbero incontrarsi per tentare di attenuare le tensioni.
Agenda macro
La pubblicazione di alcuni dati è ancora sospesa a causa del protrarsi dello shutdown.
A settembre, l'ottimismo piccole imprese è sceso a 98,8, da 100,8 di agosto. Il dato è sotto le attese degli analisti, pari a 100,6.
Alle 18.20 ore italiane, il capo della Fed, Jerome Powell, terrà un intervento sull'Outlook e la Politica Monetaria. Oggi usciranno le dichiarazioni di alcuni membri della Fed: Bowman (votante), Waller (votante), Collins.
Il presidente della Federal Reserve di Philadelphia, Anna Paulson, si è detta favorevole ad abbassare il costo del denaro, vista la debolezza del mercato del lavoro. I dazi non possono, secondo la Paulson, provocare un'inflazione sostenuta.
Macrovariabili
Rendimento Treasury 10 anni: in calo di 1 punto base al 4,02%
Euro / Dollaro: stabile a 1,1560.
Oro: in rialzo dello 0,4% a 4.128 dollari l’oncia, dopo aver toccato in apertura il nuovo record a 4.179 dollari.
Petrolio (WTI): in calo del 2,1% a 58,24 dollari al barile.
Bitcoin: in calo del 4,7% a 110.300 dollari.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Magnifici Sette in calo. Alphabet -1,5%. Amazon -2%. Apple -0,7%. Meta -1,3%. Microsoft -0,8%. Nvidia -2%, Tesla -2,4%.
Blackrock -0,4%: ha raccolto 205 miliardi di dollari di capitali da clienti nel terzo trimestre, mentre il più grande gestore di fondi al mondo ha ampliato la propria presenza nel credito privato e negli asset alternativi.
Citigroup +0,5%. L'utile netto nel terzo trimestre è aumentato del 16% a 3,8 miliardi di dollari rispetto a un anno prima, mentre l'utile per azione è balzato del 23% a 1,86 dollari. I profitti in forte crescita sono arrivati nonostante Citi abbia subito una perdita di 726 milioni di dollari dalla vendita di una quota del 25% nella controllata messicana Banamex.
Coinbase -4%, in scia all'andamento di bitcoin. In calo anche Strategy -4%, Circle Internet -3%, Riot Platforms -4%, Mara Holdings -4%,
Critical Metals +35%. Salgono le società del settore delle terre rare, USA Rare Earth +8%, MP Materials, +5%, Energy Fuels +10%.
General Motors -0,4%: sta registrando oneri per 1,6 miliardi di dollari legati alla riduzione dei piani di produzione di veicoli elettrici, evidenziando l’impatto sulle case automobilistiche statunitensi del calo del sostegno federale ai veicoli plug-in.
Goldman Sachs -3%: ha chiuso il trimestre con un utile per azione pari a 12,25 dollari, contro le attese di 11 dollari, era pari a 8,40 dollari nello stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi si attestano a 15,18 miliardi di dollari, +20% su base annua, contro le stime di 14,1 miliardi. Il margine di interesse ammonta a 3,85 miliardi, sopra le stime di 2,87 miliardi.
JPMorgan poco mosso. La banca ha chiuso il terzo trimestre con un utile per azione pari a 5,07 dollari, sopra le stime di 4,84 dollari. Gli utili totali si sono attestati a 14,39 miliardi, +12% su base annua. I ricavi hanno raggiunto 47,12 miliardi, +9% su base annua, sopra le attese di 45,4 miliardi.
Oracle -2%. Oracle Cloud distribuirà 50.000 processori grafici di Advanced Micro Devices (AMD) a partire dalla seconda metà del 2026. Le aziende del cloud stanno sempre più offrendo le GPU di AMD come alternativa a quelle di Nvidia, che attualmente dominano il mercato dell’intelligenza artificiale.
Wells Fargo +3%, la banca ha aumentato alcune previsioni. Ora punta ad ottenere nel medio termine un return on tangible common equity del 17%-18%, sopra la stime precedenti del 15%, che la banca ha già raggiunto. Nel terzo trimestre, il margine di interesse si è attestato a 11,95 miliardi di dollari, contro le stime di 12,01 miliardi (consenso Bloomberg). L'Utile per azione ammonta a 1,66 dollari, i ricavi a 21,44 miliardi di dollari, entrambi in linea alle stime.