L'economia tiene, settimana di record a Wall Street, di rialzo a Piazza Affari
Ftse Mib +0,4%.a fine seduta, +0,5% la performance settimanale. Prysmian è la miglior blue chip della settimana, con un rialzo del 5,5%. A seguire altri due industriali, Iveco, +5,5%, Leonardo +4%

La settimana dei record
La borsa degli Stati Uniti si avvia a chiudere una settimana di record in sequenza, il Nasdaq ne ha messi a segno quattro di fila: l’indice dei tech segna un guadagno dell’1,5% rispetto ai prezzi di venerdì passato. L’S&P500 si è fermato a due, da inizio anno invece sono nove: la performance settimanale è 0,7%. Oggi i due indici sono intorno alla parità.
L'economia è solida
Se Wall Street tira dritta sulla via del rialzo è perché gli Stati Uniti non sembrano risentire della guerra commerciale scatenata dal presidente Donald Trump. Il dato di martedì ha segnalato un lieve riscaldamento dell’inflazione in giugno, ma di lieve entità, per il momento non è la partenza di un trend, servirebbero un paio di mesi di seria accelerazione per poter affermare che i dazi stanno spingendo le società a passare gli incrementi dei prezzi ai consumatori.
Visto che le merci costano più o meno quel che costavano ieri, visto che di lavoro se ne trova in abbondanza ed è anche sufficientemente ben pagato, le famiglie spendono. La sorpresa della settimana è stato l’incremento più forte delle attese delle vendite al dettaglio e dell’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.
“Le aspettative dei consumatori sulle condizioni delle imprese, sui mercati del lavoro e persino sui propri redditi continuano a essere più deboli rispetto a un anno fa. Detto questo, il recente aumento di due mesi del sentiment suggerisce che i consumatori ritengono che il rischio degli scenari peggiori che si aspettavano in aprile e maggio si sia attenuato”, commenta così, il dato di luglio, il responsabile della rilevazione curata dall’Università del Michigan.
Le colombe trumpiane chiedono tassi più bassi
A rendere ancora più florido il quadro per l’investimento azionario sono anche le aspettative di un taglio dei tassi. La maggioranza del board della Federal Reserve vuole stare sui livelli attuali, per verificare quali saranno gli effetti dei dazi sull’inflazione, ma la minoranza, schierata con la Casa Bianca, si fa sentire. Ieri sera, il governatore Christopher Waller, membro del Federal Open Market Committee e catalogabile come colomba trumpiana, ha detto che bisogna procedere subito con un allentamento monetaria, per anticipare il rallentamento del mercato del lavoro che, secondo lui, è in corso: i dati di ieri sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione vanno comunque in un’altra direzione.
Le possibilità di un taglio già a fine mese, quel che vorrebbe Waller, restano molto basse, ma per il medio- lungo periodo, c’è da aspettarsi che lo schieramento dei falchi si indebolisca, anche perché si avvicina la scadenza del mandato di Jerome Powell. Donald Trump lo manderebbe via anche ora, ma la legge non lo permette, per cui si limita a criticarlo quasi ogni giorno.
Gli esteri non vendono Treasury, anzi li comprano
Per il momento, l’attacco all’indipendenza della banca centrale non ha messo paura agli investitori, quelli domestici e quelli esteri. Il Treasury Note a dieci anni tratta a 4,43%, più o meno sui livelli di venerdì scorso.
Il rapporto TIC diffuso ieri sera ha mostrato che in maggio, che delle tanto temute vendite di governativi americani, soprattutto degli esteri, non c’è traccia, anzi, grazie al contributo dei privati, si è registrato un rimbalzo degli acquisti.
Il Canada è stato il principale acquirente netto di Treasury a lungo termine in maggio, dopo essere stato il principale venditore netto in aprile. Il Canada è stato seguito da Francia, Regno Unito, e Cina come i tre principali acquirenti netti. La Norvegia è stata il maggior venditore netto in maggio. A livello regionale, Europa, Asia e America Latina sono stati tutti acquirenti netti.
Il dollaro è alla seconda settimana di apprezzamento e l’euro scende a 1,164: -0,3% il bilancio settimanale.
Il Bund chiude la settimana con un rialzo dello 0,3%. Il BTP si è mosso poco.
Borse Europa
Ftse Mib +0,4%.a fine seduta, +0,5% la performance settimanale. Prysmian è la miglior blue chip della settimana, con un rialzo del 5,5%. A seguire altre due società dell’industria, Iveco, +5,5%, Leonardo +4%. Buzzi è la peggiore della settimana, -10,5%, Stellantis -8%.
L’indice Stoxx 600 è intorno alla parità, sia per quanto riguarda la seduta che la settimana. In cima alla classifica dei settori, ci sono le società dell’industria, con un rialzo dell’1,5% dell’indice Stoxx. In calo del 2,2% lo Stoxx Automotive.
Materie prime
Il petrolio accelera dopo il via libera al nuovo giro di sanzioni dell’Europa sulla Russia, il ministro della Francia ha detto che sono “senza precedenti”. Il Brent, a 70,5 dollari il barile, più o meno sui livelli di venerdì scorso.
Si è mosso poco, questa settimana, anche l’oro, oggi in rialzo dello 0,5%.
Crypto week
Il bitcoin ha toccato nei giorni scorsi quota 123.000 dollari, nuovo massimo storico. E’ passata al Congresso degli Stati Uniti, dopo qualche piccolo incidente di percorso, la legislazione pro Crypto asset fortemente sostenuta dalla Casa Bianca. La Camera ha detto sì a larga maggioranza alle tre leggi che dovrebbero portare ad una maggiore diffusione del bitcoin, delle cripto valute e delle cosiddette stable coin. Il Financial Times scrive oggi che l’amministrazione Trump vuole aprire il mercato pensionistico statunitense, pari a circa 9.000 miliardi di dollari, alle criptovalute, oltre che all’oro e ai fondi di private equity.