I tech di Wall Street dovrebbero aprire in rialzo, la BCE taglia i tassi
UnitedHealth -19% nel preborsa, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un incremento di ricavi e utili, ma taglia l'outlook in considerazione di "un'intensificazione delle attività di assistenza"

La borsa degli Stati Uniti dovrebbe aprire contrastata, in rialzo i tech ed in ribasso l'aggregato di società collegate ai settori più tradizionali dell'economia. Future Nasdaq +0,5%, future Dow Jones -1% per effetto del crollo di UnitedHealth, -20%.
Dopo la chiusura in forte calo di ieri, l'azionario si è risollevato per effetto delle novità emerse nel corso della giornata sul tema della trattativa sui dazi tra Giappone e Stati Uniti: Donald Trump ha detto che il negoziato sta andando molto bene.
Taglio tassi in Europa
Come da attese, la BCE ha tagliato per la settima volta, a partire dal giugno del 2024, il tasso di interesse sui depositi, portandolo al 2,25%. Nel comunicato, il board afferma che il processo deflazionistico è ben avviato e che le prospettive dell'economia si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali.
Tassi fermi negli Stati Uniti
Il presidente degli Stati Uniti è tornato a prendersela con Jerome Powell, affermando, sempre sul suo social, che la Federal Reserve dovrebbe seguire l'esempio della Banca Centrale Europea e procedere spedita sulla via dell'allentamento monetario. Powell è definito nel posto "TROPPO TARDI E SBAGLIATO", mentre il suo intervento di ieri è un completo "pasticcio". Infine la minaccia: "Il licenziamento di Powell non sarà mai troppo tardi".
Contesto macro
Il Treasury Note a dieci anni si porta al 4,30% di tasso di rendimento, poco mosso rispetto a ieri. Si indeboliscono di poco le obbligazioni dell'Europa.
Il petrolio WTI è in rialzo dell'1,5% a 64 dollari il barile.
L'oro si assesta dopo i record, in calo dello 0,3%.
Torna su il dollaro nei confronti dell'euro, a 1,134, da 1,136 di stamattina.
Titoli sotto la lente a Wall Street
American Express ha chiuso il primo trimestre con un incremento dell'utile netto a 3,64 dollari per azione, rispetto al risultato di 3,33 dollari dei primi tre mesi del 2024 e alla stima di 3,47 dollari degli analisti. I ricavi sono saliti a 16,97 miliardi da 15,8 miliardi su base annua, superando anche i 16,94 miliardi su cui puntavano gli esperti.
Eli Lilly +13% dopo gli aggiornamenti sullo sviluppo della pillola sperimentale per la perdita di peso. La società ha comunicato che il farmaco denominato orforglipron funziona in modo eccellente: i pazienti trattati hanno perso nel corso della cura circa 16 kg, pari al 7,9% del loro peso corporeo. Il farmaco rivale di Nordisk, l'Ozempic, ha dato risultati del genere. La pillola di Eli Lilly ha abbassato i livelli di zucchero nel sangue in media dell'1,3%, Ozempic del 2,1%.
Orforglipron potrebbe consolidare la leadership di Lilly nel mercato dei farmaci per l'obesità, che si prevede raggiungerà i 130 miliardi di dollari entro la fine del
UnitedHealth -19%, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un incremento di ricavi e utili, ma ha tagliato l'outlook annuale in considerazione di "un'intensificazione delle attività di assistenza all'interno del segmento Medicare" ma anche di "cambiamenti imprevisti nel profilo degli iscritti al programma Optum Health". La compagnia assicurativa statunitense ha registrato un fatturato di 109,6 miliardi di dollari nei primi tre mesi dell'anno, rispetto a un risultato di 99,8 miliardi al 31 marzo 2024. Il risultato operativo evidenzia un incremento a 9,1 miliardi da 7,9 miliardi su base annua, con un margine che è tornato positivo passando da -1,4% a +5,7%.
Per l'anno finanziario 2025, il gruppo assicurativo ha ora previsto di raggiungere un utile compreso tra 24,65 e 25,15 dollari per azione, che su base rettificata si attesterebbe tra 26 e 26,5 dollari per azione. A dicembre, l'azienda aveva indicato invece di voler raggiungere utili netti compresi tra 28,15 e 28,65 dollari e, su base rettificata, un risultato di 29,5-30 dollari.