I dazi di Trump spaventano anche i consumatori USA, Wall Street peggiora
L'indice della fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan scende sui minimi da fine 2022 a 57 punti, il consensus era 57,9, lo stesso valore di febbraio. Si indebolisce il dollaro

La borsa degli Stati Uniti peggiora nella penultima seduta del mese: il ribasso ha varie giustificazioni, di periodo e di giornata. In aggiunta va precisato che spesso, alla fine del trimestre si vedono dei movimenti anomali legati agli aggiustamenti finali del portafoglio. Insomma, ci sono tanti soggetti che si ritrovano a dover vendere o comprare, solo per ragioni tecniche, non per scelta d'investimento.
S&P500 -1,4%. Nasdaq -1,7%. Indice dei Magnifici Sette -2,5%.
Oggi ci sono anche degli spunti di macroeconomia da tenere in considerazione.
In febbraio, l'indice core della spesa per consumi personali (PCE), che esclude alimentari ed energia, è aumentato dello 0,4% rispetto a gennaio. Su base annua, è salito del +2,8%, superando leggermente le previsioni degli economisti.
"Il rapporto non è devastante, ma data l'attuale incertezza economica e la volatilità dei mercati, gli investitori cercavano rassicurazioni, non qualcosa che alimentasse le fiamme. In dubbio è la manovrabilità della Fed, in particolare il suo essere in grado o meno di tagliare i tassi in un contesto di rallentamento economico se l'inflazione non si è ancora abbassata", commenta Bret Kenwell, US Investment analyst di eToro.
La spesa al consumo, corretta per l'inflazione, è aumentata dello 0,1% dopo il calo di gennaio, il più forte in quasi quattro anni, che gli economisti attribuiscono al maltempo. Gli economisti si aspettavano un rimbalzo molto più forte, il consensus era +0,3%.
L'indice della fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan conferma che l'americano medio ha poca voglia di spendere ed è preoccupato: in marzo la lettura è scesa sui minimi da fine 2022 a 57 punti, il consensus era 57,9, lo stesso valore di febbraio. L'indice sulle aspettative dell'inflazione nel medio lungo periodo, è volato sui massimi degli ultimi trentadue anni.
Macrovariabili
L'oro macina nuovi record, stamattina ha segnato il massimo storico a 3.085 dollari l'oncia.
Il petrolio WTI perde lo 0,80%.
Il rendimento dei Treasury a 10 anni scende a 4,27%, da 4,35% della chiusura. Bund a 2,72%, -5 punti base. BTP 3,85% - 4 punti base.
Il dollaro si indebolisce, l'euro dollaro è a 1,082.
Bitcoin in ribasso del -3,5% a 84.300 usd.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Amazon -3%, per effetto delle indicazioni sui consumi. Per le stesse ragioni, Target -2,5%, Paypal -3%.
CoreWeave Inc. ha raccolto 1,5 miliardi di dollari nella sua IPO, un'offerta ridotta che riflette come la volatilità del mercato stia frenando la domanda.
Lululemon Athletica Inc. Il marchio di abbigliamento per lo yoga ha fornito una previsione deludente.
Nvidia -2%.
Tesla -4%.
United States Steel Corp. Pubblicato un rapporto secondo cui Nippon Steel Corp. sta valutando un investimento fino a 7 miliardi di dollari per modernizzare le strutture dell'azienda americana, se otterrà l'approvazione per l'acquisizione proposta.