I dazi di Trump oscurano il PIL, scende Wall Street, pressione su GM
Gli investitori sono preoccupati dalle politiche commerciali degli Stati Uniti, che hanno deciso di portare avanti l’imposizione di pesanti dazi sulle case automobilistiche

Wall Street in calo: i tre principali indici scendono di oltre lo 0,5%.
Gli investitori sono preoccupati dalle politiche commerciali degli Stati Uniti, che hanno deciso di portare avanti l’imposizione di pesanti dazi sulle case automobilistiche, alimentando i timori per un possibile ampliamento della guerra commerciale. Questo ha avuto un impatto maggiore rispetto ai dati che hanno mostrato una crescita economica superiore alle attese negli Stati Uniti.
Il presidente Donald Trump, infatti, ha firmato un provvedimento per applicare un dazio del 25% sulle importazioni di automobili, minacciando misure più severe contro l’Unione Europea e il Canada se questi dovessero coalizzarsi contro gli Stati Uniti.
Dati macro USA
Il PIL del quarto trimestre 2024 mostra un dato preliminare di +2,4% su base annualizzata, leggermente superiore alle aspettative di +2,3%, ma in calo rispetto al +3,1% del trimestre precedente.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione si attestano a 224.000, un numero stabile e appena inferiore alle attese di 225.000, rispetto alle 223.000 della settimana precedente, suggerendo una resilienza del mercato del lavoro.
La spesa reale dei consumatori per il quarto trimestre 2024 cresce del +4,0%, un dato solido ma inferiore alle previsioni di +4,2%, rispetto al +3,7% del trimestre precedente, indicando un supporto continuo alla domanda interna.
L’indice dei prezzi della spesa per consumi personali, la misura d’inflazione preferita dalla Federal Reserve escludendo alimentari ed energia, è stato rivisto al ribasso al 2,6%. Tuttavia, secondo Bret Kenwell di eToro, questi dati non forniranno una spinta significativa alla fiducia degli investitori, il cui focus resta sulle attuali condizioni economiche piuttosto che su quelle di qualche mese fa. Kenwell ha spiegato che gli investitori vogliono vedere dati sull’inflazione in linea con le previsioni o migliori del previsto, oltre a solidi numeri sull’occupazione, per sentirsi rassicurati sulla situazione economica attuale.
Il dato più importante della settimana, l'inflazione di febbraio, è previsto per domani.
Macrovariabili
L’oro passa di mano a 3.037 dollari, +0,5%, su livelli record.
Petrolio -0,3%.
Rendimento Treasury a dieci anni al 4,38%, +3 punti base.
Bund tedesco al 2,77% -2 punti base.
Btp al 3,87%, -2 punti base.
Cambio Euro Dollaro a 1,0787, +0,3%.
Bitcoin 87.183 dollari.
Titoli sotto la lente
Alibaba ha guadagnato l’1% nelle contrattazioni statunitensi dopo aver lanciato un nuovo modello di intelligenza artificiale open-source. Il modello, denominato "Qwen2.5-Omni-7B", è progettato per funzionare su dispositivi periferici come smartphone.
Advanced Micro Devices -3%. Jefferies ha abbassato il rating da Buy a Hold, tagliando anche il target price. Per gli analisti, le stime stime sono collegate al forte aumento della competitività del settore.
Alphabet sulla parità. Guggenheim ha tagliato il target della società madre di Google a 190 dollari da 215 dollari, citando l'indebolimento dell'ambiente pubblicitario dei marchi
Ford -3%, e General Motors -7%. E' l'effetto dei dazi alle auto introdotti da Trump.
GameStop -7%, ieri ha guadagnato il +12% sulla notizia che investirà la liquidità in Bitcoin. Il rivenditore di videogiochi ha annunciato a fine settimana che offrirà privatamente 1,3 miliardi di dollari di obbligazioni convertibili a 5 anni allo 0%.
Jefferies Financial Group -5%. Gli utili del primo trimestre sono stati pari a 0,57 dollari, sotto la media delle stime di 0,94 dollari.
Liberty Energy +2% dopo che Morgan Stanley ha migliorato il rating del titolo da "equal weight" a "overweight", affermando che l’azienda rappresenta un’opportunità interessante nel contesto della crescente domanda di energia.
Northrop Grumman +1% RBC migliora il rating della società di difesa a "outperform" da "sector perform" e aumenta il target a 575 dollari da 500 dollari. La società è ben posizionata per il cambiamento delle priorità del Dipartimento della Difesa, in particolare nei programmi di ammodernamento nucleare, tra cui il B-21 Raider e il Sentinel.
Nvidia -1%, ieri ha perso il -6%.
Tesla +1%, ieri ha chiuso in calo del -6%. Musk ammette che ci saranno ricadute dai dazi.
Verint Systems -10,2% dopo aver pubblicato risultati del quarto trimestre e previsioni per l’intero anno inferiori alle attese.