I dazi di Trump fanno scendere Wall Street, Nikola chiede il Chapter 11

Il produttore di camion elettrici ha chiesto la protezione prevista dalla principale legge fallimentare statunitense, nell'impossibilità di reperire nuovi fondi o un compratore

La bandiera degli Stati Uniti decorativa su una facciata storica, riflettendo la ricca eredità culturale del paese.

Le nuove dichiarazioni di Trump sui dazi rallentano il rally globale dell'azionario, alimentando i timori di un'escalation della guerra commerciale.

A Wall Street l'S&P 500 scende dello 0,2% dopo che l'indice aveva raggiunto il suo record di gennaio martedì. In calo anche Dow Jones e Nasdaq.

Trump ha ventilato possibili dazi di circa il 25% sulle importazioni di automobili, semiconduttori e prodotti farmaceutici. Nel frattempo, le speranze di una fine della guerra in Ucraina sono state ridimensionate dall'esclusione di funzionari ucraini ed europei dai colloqui tra Stati Uniti e Russia.

"I dazi e altre notizie hanno un grande potenziale di destabilizzare i mercati e pesare sul sentiment", ha dichiarato Lilian Chovin, responsabile dell'asset allocation presso Coutts & Co. "Non è tanto la tempistica, quanto i dettagli dei dazi e il tipo di beni coinvolti", ha aggiunto.

Ora l'attenzione dei trader si concentrerà sui verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve sui tassi d'interesse, che potrebbero fornire indizi sulle prospettive di politica monetaria. La pubblicazione è prevista stasera alle 20:00 ora italiana.

Sebbene l'inflazione stia rallentando, molti temono l'impatto dell'iniziativa tariffaria di Trump sui prezzi. Diversi funzionari, tra cui il governatore Fed Christopher Waller e la presidente della "filiale" di San Francisco Mary Daly, hanno segnalato che i tassi rimarranno fermi fino a quando l'inflazione non calerà in modo significativo.

Dati macro Usa

A gennaio, i dati sui cantieri e i permessi edilizi, negli Stati Uniti, sono stati contrastanti. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio, l'indice che misura l'avvio di nuovi cantieri ha registrato un ribasso del 9,8% rispetto al mese precedente al tasso annualizzato di 1,366 milioni di unità; gli economisti aspettavano un dato a 1,37 milioni di unità.

I permessi per le costruzioni, che anticipano l'attività futura del settore edilizio, hanno registrato un dato in rialzo dello 0,1% a 1,483 milioni di unità, contro stime per un dato a 1,45 milioni di unità.

Rispetto a un anno prima, i cantieri sono diminuiti dello 0,7%, i permessi sono diminuiti dell'1,7%.

Variabili macro

L'oro ha segnato il nuovo record storico a 2.946 dollari e ora oscilla di poco al di sotto di questo massimo.

Petrolio +1,4%.

Poco mossi i bond governativi. Treasury dieci anni 4,56%, Bund tedesco 2,52%.

Btp a 3,62%, +7 punti base, con lo spread a 108 punti base. 

Euro dollaro stabile a 1,044. La Bce "si sta avvicinando al punto in cui i tassi non sono più restrittivi" e in cui "potremmo dover mettere in pausa, o interrompere, la riduzione dei tassi". Lo ha detto Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della banca centrale, in un'intervista al Financial Times. Alla domanda su quanto sia vicino tale punto - con il tasso sui depositi attualmente al 2,75% - Schnabel ha risposto "non so cosa accadrà nelle prossime riunioni, vedremo. Ma dobbiamo iniziare quella discussione". Schnabel ha detto che la recente "estrema" volatilità dei prezzi energetici fa sì che i rischi per le prospettive inflazionistiche siano "in qualche modo orientati al rialzo".

Bitcoin +2,3% a 96.354 dollari.

Titoli sotto la lente a Wall Street 

Analog Devices +4% Pubblicherà i risultati a breve. 

Arista Networks -6%. Il titolo scende nonostante i ricavi e la guidance siano stati superiori alle attese. La società delle reti di computer ha chiuso il quarto trimestre con un utile per azione rettificato pari a 0,65 dollari, sopra le stime di 0,57 dollari. I ricavi ammontano a 1,93 miliardi, poco sopra le attese. 

Bumble -16%. Le previsioni sui ricavi del primo trimestre dell'operatore di app di incontri hanno disatteso le stime. Il quarto trimestre si è concluso con ricavi pari a 261 milioni, poco sopra le stime di 260 milioni. 

Nikola -39% Il produttore di camion elettrici ha chiesto la protezione prevista dal Chapter 11, la principale legge fallimentare statunitense, nell'impossibilità di reperire nuovi fondi o un compratore. Nel 2020 la società era arrivata a valere circa 30 miliardi di dollari. Sulla chiusura di martedì capitalizzava 65 milioni di dollari. Una serie di scandali e menzogne sulla qualità dei prodotti, che hanno coinvolto anche il fondatore ed ex amministratore delegato Trevor Milton (incriminato per frode nel 2022) hanno affossato l'azienda. Fino al terzo trimestre del 2024 risultavano prodotti solo 600 veicoli, molti dei quali richiamati a causa di problemi tecnici, a loro volta costati alla società decine di milioni di dollari.

Nvidia -0,2% Dovrebbe annunciare "una solida serie di risultati" la prossima settimana e una guidance che allinea o supera le aspettative del mercato per i ricavi totali e le prestazioni del data center, secondo gli analisti di UBS. Il protagonista dell'intelligenza artificiale presenta la trimestrale il prossimo 26 febbraio.

Occidental Petroleum +4% La società petrolifera ha svelato previsioni di produzione inferiori alle stime.

Wix.com -1,3% Gli aumenti dei prezzi e la forte domanda per i prodotti potenziati dall'intelligenza artificiale del creatore di siti Web l'hanno aiutata a registrare un reddito del quarto trimestre migliore del previsto.

Walmart -0,5% Oggi pubblica i dati, considerati indicativi dello stato di benessere dei consumatori americani.

Campari

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La quotazione di Campari è sui minimi degli ultimi otto anni, ai prezzi attuali potrebbe risalire a multipli allineati a quelli storici, ovvero a 18 volte l'Ev/Ebitda.


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