Future Usa ondivaghi, sale il greggio, si rinforza il dollaro

Forte attenzione su una possibile risposta dell'Iran nello Stretto di Hormuz, dove passa circa il 20% della produzione globale di petrolio

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I future di Wall Street sono poco mossi. Nasdaq -0,1%. 

Sul fronte macro, tema oggi di seconda importanza, usciranno: il PMI Manifatturiero, il PMI servizi ed il PMI composito S&P Global di giugno.

A metà pomeriggio sarà la volta delle vendite delle case esistenti di maggio. 

Sembrano affievolirsi le preoccupazioni legate al conflitto in Medio Oriente, dopo l'attacco degli Stati Uniti all'Iran dello scorso fine settimana. 

“Per i mercati la risposta potrebbe non essere così drammatica, perché l’Iran rischierebbe di inimicarsi altri attori che finora non sono stati coinvolti,” ha dichiarato John Bilton, analista di JP Morgan Asset Management, a Bloomberg TV. Il mercato sta “assorbendo un evento geopolitico in corso e ritiene che, a prima vista, non stia cambiando l'andamento generale.”

Le perdite potrebbero quindi essere limitate, riferisce Bloomberg, perché i prezzi in parte già incorporano un possibile inasprimento del conflitto. 

Lo Stretto di Hormuz e i rischi di inflazione

Le attenzioni si concentrano su una possibile risposta dell'Iran nello Stretto di Hormuz, dove passa circa il 20% della produzione globale di petrolio.

Se l'Iran chiudesse lo stretto, potrebbe verificarsi “uno scenario di stagflazione, con crescita più bassa e inflazione più alta a causa dei prezzi elevati del petrolio,” ha dichiarato sempre a Bloomberg Ulrich Urbahn di Berenberg. Questa mossa “limiterebbe anche la capacità delle banche centrali di sostenere i mercati.”

Secondo Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte, i prezzi del petrolio inglobano già la minaccia di chiusura dello stretto. Tuttavia, potrebbero raggiungere i 100 dollari al barile qualora il fatto di concretizzasse. E' più probabile che l'Iran metta in atto azioni di disturbo alle petroliere in transito, anziché decidere una vera e propria chiusura. 

Macrovariabili 

Il greggio Wti sale dello 0,6%. 

Oro +0,2% a 3.376 dollari l'oncia. 

Rendimento del Treasury al 4,39%, +2 punti base. 

Bund tedesco al 2,53%, Btp italiano al 3,51%. Spread a 98 punti base. 

Il dollaro si rafforza, cambio con l'euro a 1,146, -0,5%. 

Bitcoin sopra 101mila dollari, +2,6%. 

Azioni sotto la lente a Wall Street

Circle Internet Group + 5%, grazie all'approvazione da parte del Senato Usa di misure sui stablecoin.

Estee Lauder +2%. Deutsche Bank ha alzato il target price. 

Nvidia -1%. 

Petroliferi. Chevron, Exxon Mobil +2%. Salgono in scia al prezzo del greggio. 

Tesla +0,5%, ha lanciato il suo tanto atteso servizio di robo-taxi, secondo il fondatore Elon Musk si tratta di una nuova linea di business trasformativa.


Rosa Aimoni

Redattrice Finanziaria